"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

giovedì 12 gennaio 2012

I love shopping... a New York!













Dopo neanche una settimana, oggi mi si è ripresentata la mia peggior nemica: l'indolenza. La odio!
Fortunatamente è stata più lieve della volta scorsa, ma si è fatta comunque sentire. Avrei dovuto fare tante tante cose. Ne ho fatte praticamente la metà e so che avrò modo di pentirmene. Me lo sento.
In compenso in questi giorni ho finito due libri!
L'ebook "La donna in gabbia" e "I love shopping a New York".
Il primo l'ho ricevuto facendo una "promessa": devo recensirlo ai fini della pubblicizzazione. Devo dire che mi è piaciuto, e pure molto, ma al momento non sono abbastanza ispirata per scrivere qualcosa su questo libro, spero di esserlo entro il week end!
Il secondo l'ho preso in prestito da mia zia. Avevo bisogno di una lettura semplice, divertente e poco impegnativa; non ho letto altri libri della saga, ma ho visto il film del primo, per cui "un'infarinatura" della storia in generale già l'avevo. Ovviamente mi ha colpito proprio questo perchè nel titolo compare una "parolina magica": New York.
Chi è già passato di qui penso che ormai abbia compreso il mio interesse per la Grande Mela. A dir la verità non è nato da molto, forse da meno di un annetto. Il mio sogno, per  quel che riguarda la mia carriera, sarebbe quello di svolgere quella che SPERO sarà la mia futura professione all'estero!
Non che io non ami la mia città, perché è qui che ho le mie radici ed è qui che sono cresciuta. Ma Palermo per me è troppo stretta. Anzi ad essere più precisa è l'intera Italia che per me è troppo stretta. Il "fuori" sembra così bello e, viaggio dopo viaggio, scopro come attorno al nostro piccolo stivale ci sia un mondo totalmente diverso: ordine e disciplina impeccabili, tutto sembra funzionare alla perfezione. Certo una cosa è l'occhio da turista, un'altra cosa è quello del cittadino abitante... Ma voglio comunque andare via!
E' da anni che ho in mente quest'idea. Per una questione "linguistica" ho scartato città come Barcellona, Francoforte o Parigi, che, per quanto le trovi meravigliose nella loro diversità, mi mettono di fronte a lingue di cui non ho una buona padronanza, specie il tedesco, di cui so soltanto le "frasi- fatte" da turista. A quel punto mi sono concentrata sui paesi anglofoni e ho pensato: Regno Unito, in particolare Londra, Australia, con Sidney, Stati Uniti, con New York. Queste sono le tre città sogno!
A Londra ci sono stata, anche se con la scuola, motivo per cui non ho potuto vederla bene come volevo, anche se mi sono fatta un'impressione positiva.
Dell'Australia mi affascina il clima, l'ambiente, ma un po' meno il fatto che sia davvero lontana, tuttavia, se mi fosse offerta la possibilità di lavorarvi, non la rifiuterei affatto!
New York l'avevo sottovalutata, o meglio, sino a un anno fa circa, non l'avevo mai "guardata" bene! Un giorno in un programma televisivo- "Cortesie per gli ospiti a NY"- hanno fatto come intro un video con la panoramica della città: ne sono rimasta abbagliata! Da allora non appena sento NY mi precipito e guardo. Guardo e il mio interesse verso la città aumenta. Sempre di più. Per fare l'università là è tardi e poi sarebbe obiettivamente troppo complicato. Ma dopo, perchè no?? Anche la specializzazione magari!


Ora smetto di annoiarvi con tutte le mie elucubrazioni mentali! Il bello è che un post non proprio "sì" lo è diventato: avevo intenzione di inserire una citazione di Leopardi che, messa adesso, sarebbe totalmente fuori contesto! Meglio così no??? :)



4 commenti:

  1. Wow che progetti. Misà che dovrò trovare un'altra guida per il mio viaggio in Sicilia, chissà quando allora...
    :)
    Ci si vede a New York magari! Anche se non sono così attratta dalla Grande Mela al momento...mai dire mai!

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    Risposte
    1. Sono sogni più che progetti, anche se spero fortemente che si realizzino!
      Comunque mai dire mai davvero: chissà come saremo e soprattutto cosa penseremo fra ben 5 anni: magari sarai già venuta in Sicilia ;)

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    2. "quella che SPERO sarà la mia futura professione all'estero!" ...con questa frase devo dire che mi hai molto incuriosito Claudia! Mi sto domandando quale possa essere questo sogno nel cassetto! Ma rimarrà un segreto, a quanto pare!:)
      Ti faccio però i miei migliori in bocca al lupo perchè questo sogno si realizzi, te lo auguro di cuore!
      Io sono stata alla Grande Mela e certamente l'impatto che fa è a dir poco strano.
      Grattacieli altissimi, taxi che sfrecciano sulle strade, metropolitane stracolme, negozi ovunque (e costosi), mangiare non proprio sano.
      Dopo un mese di permanenza però, la città newyorchese ha cominciato a starmi stretta, molta era la voglia di tornare a casa, dalla mia famiglia. Ed è stato grazie a questa esperienza che ho capito che non ho proprio lo spirito della viaggiatrice di mondo!

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    3. Scusa se mi sono fatta attendere per darti una risposta cara MemoriaRem, ma in questi giorni ho avuto parecchio da fare (oltre che poca voglia di scrivere)!
      Per quel che riguarda la mia "professione", capisco bene di aver suscitato la tua curiosità, ma ti lascio (solo per ora) con un po' di suspance: un giorno scriverò sicuramente un post in merito!
      Per quel che riguarda i viaggi, da come avrai intuito, io amo molto viaggiare e scoprire posti nuovi, anzi a dirla tutta, se mi fosse possibile, partirei anche subito, all'istante: senza valigia, senza niente (solo i soldi ovviamente!). Mi metterei a girare il mondo e mi fermerei dove più mi piace, fino a quando mi va! Torno però con i piedi per terra e mi dico che questo è solo un bellissimo sogno, un'utopia!
      Ma, se penso al futuro, penso che ho voglia di cambiare e, ad essere sincera, la confusione, il movimento, la cosiddetta "busy life", non mi fanno paura, anzi! Mi fanno sentire più viva, riescono a darmi quel senso di pienezza e (magari esagero un po'!) di unione col tutto.

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