"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

sabato 29 marzo 2014

HB TO MY BLOG =)



Da tre anni questo spazio esiste. Da tre anni e un giorno precisamente!
Per il secondo anno consecutivo ( e su tre direi che è quasi en plein!) ieri non ho avuto proprio modo di scrivere in un giorno che andrebbe ricordato semplicemente considerando il fatto che nonostante non sia costante, nonostante i miei post non riscuotano chissà che colossale successo, nonostante tutto e tutti, me compresa, io sono ancora qua!
Sono ancora qua a scrivere, un po' meno di me rispetto a prima, ma penso che sia la "maturità" conferitami dall'età che comunque mi porta a pensare che uno spazio così pubblico non può essere totalmente esplicito come è stato in passato! Il pensiero che qualcuno che conosco dal vivo possa leggermi mi spaventa un po', non tanto per confessioni del mio primo anno di vita, quanto per quelle un po' più recenti di cui ancora permangono gli strascichi. Per cui anche se il mio blog era nato per questo, per parlare di me, per avere una valvola di sfogo in più, ora posso affermare con certezza che non è più così. Non voglio finire come Jenna in "Diario di una nerd superstar" quando tutti leggono il suo blog!
Perciò questa è una nuova fase della vita del blog, una fase complementare alla precedente, un continuum che sta a dimostrare che si cresce, si cambia, ci si modifica con una velocità impressionante! Pensando alla vita media di un sito internet tre anni sono davvero tanti, ma, nella vita reale, non so quanto mi sento di dire che sono "tanti", sarà perchè sono volati, sarà perchè mi sembra ieri che scrivevo i primi post, che iniziavo con i miei infiniti fiumi di parole!

Sono all'attivo con 171 post, il 2013 è stato un anno pessimo dal punto di vista creativo perchè ha visto solo 18 interventi. Quest'anno sembra sarà un po' meglio, con 12 post (con questo 13) già nei primi tre mesi direi che promette bene!
Però chissà... credo sia sempre troppo presto per parlare, ho sviluppato la concezione per cui se una cosa non è completamente finita non puoi esprimerti in merito, perchè l'ultima parola non è mai detta! Questo mio pensiero è di recente nascita, ma l'esperienza sino ad ora acquisita mi ha insegnato che non bisogna festeggiare troppo presto, ma neanche fasciarsi la testa prima di essersela rotta, si deve solo avere pazienza e arrivare al punto prefissato... solo allora si potrà dire, nel bene e nel male, come è andata!

Prima di scrivere questo post sono andata a leggere quello del 2° compleanno. Ho letto di quanto fossi giù, di quanto non mi sentissi bene con me stessa, infelice. Forse è un "must" della mia vita che il mese di marzo non è fra i migliori, nel senso, non posso dirmi felice, ma, in questo momento, non sprizzo sicuramente gioia da tutti i pori. Ho un senso di vuoto determinato dall'incertezza, quella incertezza cui accennavo sopra per cui ancora non posso parlare, non posso elaborare un pensiero in merito al futuro prossimo, ma in questo momento sto fremendo perchè vorrei sapere, vorrei avere qualche certezza su ciò che mi aspetta, ma mai (o quasi mai!) desiderio fu più irrealizzabile!

Chiudo qui la mia lagna (come non ne scrivevo forse da tempo, alla faccia che non dovevo parlare di me!!) e faccio tanti tanti auguri al mio blog e dei mini complimenti alla sottoscritta che, nonostante alti e bassi, mancanza di voglia e ispirazione eccetera eccetera eccetera..., continua, imperterrita a scrivere e a farsi sentire!

lunedì 3 marzo 2014

Quale porta apriresti??

Inizio precisando che questo post non è frutto della mia inventiva e, precisamente, l'ho preso dal blog "Diario di una maniaca sentimentale".


                       



Ogni porta rivela una personalità.

La porta da sempre è un oggetto che rappresenta un passaggio, il varco al di là del quale ci potrebbe essere, potenzialmente, qualsiasi cosa.

La scelta di una porta potrebbe determinare alcune caratteristiche inconsce relative alla nostra personalità.

Tu, che porta sceglieresti di aprire?

Io ho scelto la numero 4, anche se ero molto indecisa perchè mi ispiravano anche la 6 e la 10, ma poi ha prevalso la prima scelta, cioè la 4.




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1 – Siete una persona divertente a cui piace creare sempre un’atmosfera rilassata e leggera.
Apprezzate anche le semplici cose della vita ma sapete circondarvi da cose belle e raffinate.
Amate usare il “servizio bello” anche per i pranzi normali, il vostro candelabro preferito o farvi preparare il pane dal vostro panettiere di fiducia.
Vi piace viaggiare ed entrare in contatto con altre culture. Volete davvero il meglio per gli altri e vi piace creare la giusta atmosfera dove ognuno si possa sentire a proprio agio.
E’ importante però che vi ricordiate che se avete bisogno di aiuto o conforto non c’è nessun problema a chiedere agli altri!

2 – Siete una persona semplice e pulita che non ama i fronzoli. Anche la vostra vita, come ciò che vi circonda, deve essere nitida, perfetta. Ma ne vale davvero la pena? Non pensate che nel frattempo vi state perdendo qualcosa? Mettete ogni sforzo nella vostra carriera e nel vostro lavoro di cui siete orgogliosi. Per quanto abbiate seguito corsi, ottenuto certificazioni e meriti dovreste anche impegnarvi di più sul lato personale oltre che
quello professionale.
Ricordatevi di voi stessi. La vita sta anche nel creare un equilibrio di colori tra voi e ciò che vi circonda, vivendo anche avventure memorabili. Ogni tanto provate a lasciare la strada che ritenete sicura, potreste sorprendervi!

3 – Di sicuro siete una persona abbastanza eccentrica e molto estroversa. Avete molte doti, siete brave a fare un po’ di tutto in ogni campo e riuscite ad esprimervi in molti modi.
Avete anche la capacità di rinnovarvi anche come persone. Ricordatevi ogni tanto di scendere dalle nuvole e di passare più tempo nella natura che spesso non considerate abbastanza importante.

4 – Siete persone molto passionali, spesso con un animo artistico. Passate da un estremo all’altro con facilità, sapete infatti essere cordiali e socievoli ma subito dopo riuscite a costruirvi un muro che vi rende impenetrabili ed introversi. Spesso pensate che nessuno
possa realmente capirvi ma se riuscirete ad esprimervi e ad aprirvi scoprirete che potreste sentirvi meglio. Anche gli altri magari non aspettano altro da voi!

5 – E’ molto importante per voi riuscire a sentirvi indispensabili e a vostro agio in ogni situazione. Sentirvi costantemente impegnati a fare qualcosa vi fa sentire bene. Correte però il rischio di perdere di vista i vostri obiettivi e le vostre priorità.
Ogni tanto prendetevi il tempo per rilassarvi e capire cosa vi piace davvero fare, magari provando nuovi passatempi o sport fuori dalla routine. Esploratevi, anche se significa fermarvi un attimo e meditare un po’! Vivere non significa solo fare una quantità di dolci o commissioni ogni giorno!

6 – Dall’esterno date l’impressione di essere un persona sicura e tutta d’un pezzo ma dentro di voi siete nella confusione più totale. La vostra personalità può arrivare a essere anche autodistruttiva perché se qualcosa va male ve la prendere con voi stessi in modo molto violento.
Non date così tanto peso a cosa le persone pensano di voi, alle apparenze. Prendete il tempo per respirare e riflettere su come volete davvero essere e fare.

7 – Avete un carattere minimalista e sentimentale. Vi circondate di ricordi e conservate tutto.
La famiglia e gli amici sono molto importanti per voi, farete qualsiasi cosa per loro e spesso dimenticate voi stessi. Ricordate che per amare gli altri dovete anche amare voi stessi e rispettarvi,
la vostra vita è soprattutto “vostra” e unica. Prendetevi un po’ di tempo per decidere come volete il vostro futuro, non è una cosa brutta pensare di volere delle cose belle anche per voi e carpe diem!

8 – Il vostro carattere gioviale e giocherellone vi porta ad un clima sempre un po’ goliardico. Malgrado tutto, avete una scarsa autostima e molte ansie. Solitamente siete persone poco organizzate e non siete in grado di risolvere le situazioni
problematiche eventuali. Per migliorare e stare bene con voi stessi dovreste essere meno orgogliosi, lasciare entrare nella vostra vita le persone che vi vogliono bene e che possono aiutarvi.

9 – Siete persone molto pratiche che cercano di risolvere ogni problema in modo sorprendente.
Vi piace anche farlo per gli altri che sia aggiustare lo steccato del vicino, costruire una casetta per gli uccellini o aiutare ad accatastare la legna o aiutare i vostri amici che stanno traslocando.
La vita per voi è speciale e voi siete speciali, sapete trasmettere questo entusiasmo e potete esserne fieri!

10 – Apprezzate la stabilità e la tranquillità. Siete una persona molto affidabile che ama la qualità dei dettagli, anche se qualcuno potrebbe sostenere che siete un po’ pedanti. Amate la sicurezza in ogni cosa, anche facendo la spesa siete dei consumatori consapevoli, non azzardate mai. Non volete eccessi e non amate le cose inutili. La vostra fortuna sta nel fatto che sapete costruirvi anche un lato creativo: amate fare schizzi, canticchiare, suonare, anche se sapete che non ne farete mai un lavoro.
Non vi esponete troppo con gli altri pensando che potrebbe essere una debolezza ma ricordatevi che siamo tutti esseri umani.

venerdì 28 febbraio 2014

The best of... February 2014!

Questo mese per me è volato, come un battito di ciglia! E' vero che è il più breve dell'anno, ma comunque 28 giorni sono pur sempre 28 giorni!
Evitando di fare un bilancio mensile, che non posso fare perchè di fatto ancora io stessa devo raccapezzarmi su tutto quello che ha caratterizzato questo periodo, senza indugi compilo la mia rubrichetta.

Libro del mese



Questo mese ho fatto progressi e sono riuscita a leggere ben due libri: "Come un uragano" di Nicholas Sparks e un libro che non avrei pensato di leggere prima di piombare in un blog (questo) e fare ricerche sui nomi: "Io uccido" di Giorgio Faletti, che conoscevo solo per la mitica interpretazione del prof. Martinelli in "Notte prima degli esami"!  
Il primo racconta di una classica storia d'amore, per carità, mi ha coinvolta, anche sorpresa e commossa, ma, a causa del secondo, passa assolutamente dietro le quinte!
Francamente non avevo alcuna voglia di andare in libreria e comprare questo libro, avrei perso troppo tempo, per cui mi sono ritrovata a scaricarlo in pdf (cosa molto legale, lo so) sul mio cellulare (di soli 4.3 pollici di schermo) e leggere un totale di 506 minipagine, 60 capitoli circa, in meno di due settimane, durante tutte le pause studio!

L'uomo è uno e nessuno.
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.

Questo è l'incipit della storia. Solo solo questo mi ha conquistata e mi ha fatto pensare sin da subito che a me questo libro mi sarebbe davvero piaciuto. Un giallo/thriller per niente scontato, che ha fatto riemergere la mini detective che c'è in me, che mi ha sorpresa quando ho scoperto il colpevole specialmente considerato che avevo pensato (tanto per farvi capire quanto sono pessima come investigatrice) che potesse essere una delle vittime! 
Non mi dilungo con una recensione perchè ritengo che questo genere di libri non vada spoilerato neanche per una virgola, ma posso dirvi che, se amate il genere, questo libro va assolutamente letto!!

Film del mese

Da un punto di vista cinematografico questo mese è stato un disastro! Mi ero ripromessa di vedere almeno 20 film, tuttavia mi sono fermata solo a 11! Non ho avuto tanta voglia e, soprattutto, sono stata distratta da una serie tv a cui ho dato la priorità: "Diario di una nerd superstar"



Complice mio fratello, che va matto per tutto ciò che trasmettono su Mtv, nelle pause pranzo mi sono ritrovata a vedere gli episodi della prima stagione e, pian piano, mi sono appassionata così tanto che sono diventata telefilm dipendente! Oggi ho finalmente finito tutte le stagioni sino ad ora prodotte, sapevo che era l'unica cura per riprendere un minimo della mia sanità mentale. Tra l'altro, finiti gli episodi già disponibili in italiano su mtvondemand, sono passati a quelli in lingua originale sottotitolata! Io, che ho sempre aspettato che venissero doppiate le puntate di qualunque serie (compresa la mia preferita, Glee), impaziente e curiosa non ho resistito all'idea di dovere attendere e non solo mi sono "prestata" a questa esperienza, ma mi è anche piaciuto parecchio, penso che dovrei vedere più spesso cose in lingua originale!
Tornando ai film, considerato che sono andata leggermente fuori tema, degli 11 che ho visto ben 4 hanno avuto voti insufficienti, tra cui segnalo il 3 dato a "To the wonder", con Ben Affleck, che per me è proprio un fiasco di film, illogico! Solo un film ha avuto 10: About time. Questioni di tempo



Viaggi nel tempo, riflessioni su quanto esso sia prezioso e che non vada sprecato, una bella storia d'amore ma anche uno stupendo rapporto padre figlio, sono questi i leitmotiv di questo film, rendendolo originale, sorprendente, commovente e, soprattutto, lasciando un segno nello spettatore.

Canzone del mese

Questo mese scegliere UNA sola canzone è molto difficile, la mia playlist di febbraio su Spotify è arrivata a ben 84!
Mi sembra giusto fare una selezione, non ve le posso elencare tutte, perchè altrimenti non sarebbe "canzonE del mese", perciò mi limito a due.

Demons- Imagine Dragons


Altrove- Morgan

Ho deciso 
di perdermi nel mondo 
anche se sprofondo 
lascio che le cose 
mi portino altrove 
non importa dove 

Ricetta del mese

Questo è un topic in modalità "comparsa straordinaria" che sostituisce l'acquisto del mese, perchè mi sembra di ricordare di non essermi comprata niente questo mese (a parte, ora che ci penso, un paio di shorts invernali da "abbinare" agli stivali del mese scorso!). 
Chi mi legge (forse non tutti) già sa a cosa voglio accennare sotto questo titolo, ma, direi, che la mia piccola impresa si merita una menzione anche in questo spazio! 

       

Questa è la mia setteveli! Non so quanto rendano le foto perchè io le guarda condizionata dal ricordo della goduria del mio palato, comunque sia posso assicurarvi che era davvero favolosa!! Per chi volesse la ricetta non esiti a contattarmi, anche se preciso che io mi sono avvalsa della collaborazione del Bimby per fare creme, glassa a specchio e base croccante! L'unica cosa che ho fatto totalmente a mano è stato pralinare le mandorle e tostare le nocciole. 

Foto del mese

Era giusto dare spazio anche al mio attuale compagno di vita!






mercoledì 26 febbraio 2014

Mens sana in corpore sano: capire le etichette nutrizionali #4



Carboidrati o glucidi

Sulle etichette nutrizionali viene sempre riportato il contenuto in carboidrati per 100 grammi di alimento. Più raramente viene invece specificata la percentuale o il contenuto in grammi di amidi (carboidrati complessi) e zuccheri (carboidrati semplici).
I carboidrati hanno principalmente una funzione energetica, rappresentano cioè il nostro combustibile quotidiano. Tuttavia se vengono assunti in eccesso, una volta saturate le riserve energetiche, vengono convertiti in grasso.
L'assunzione raccomandata di carboidrati è intorno al 50-55% dell'energia totale. Il consumo di zuccheri semplici non dovrebbe invece superare il 10-12%.

Grassi o Lipidi

Nelle etichette nutrizionali viene sempre riportato il contenuto in grassi per 100 grammi di alimento. Più raramente viene invece specificata la percentuale o il contenuto in grammi di grassi saturi, insaturi, polinsaturi, trans e colesterolo .
I grassi hanno principalmente funzione energetica ma intervengono anche nella regolazione ormonale e nell'isolamento corporeo.
L'assunzione raccomandata di grassi è intorno al 25-30% dell'energia totale.
I grassi si possono dividere in:
saturi: sono i grassi più pericolosi per la nostra salute; nonostante siano necessari per il nostro organismo è bene consumarli con moderazione (non più del 10% dell'energia totale giornaliera). Sono presenti soprattutto negli alimenti di origine animale.
Insaturi: presenti negli alimenti di origine vegetale possono essere consumati con una certa libertà.
Polinsaturi essenziali: presenti soprattutto nei pesci dei mari del Nord e negli oli vegetali, sono particolarmente salutari, in quanto proteggono il nostro organismo dalle malattie cardiovascolari. Per questo motivo è buona regola sostituire la carne con il pesce almeno due o tre volte alla settimana.
Trans: molto pericolosi per la nostra salute, sono raramente presenti in natura, ma si possono ottenere in laboratorio per migliorare le caratteristiche organolettiche e di conservazione di un alimento. E' bene limitare il più possibile il loro consumo.
Attenzione agli inganni! Spesso viene pubblicizzato in modo ingannevole il basso contenuto in colesterolo di un alimento. Secondo l'astuto produttore l'assenza di colesterolo basterebbe per rendere l'alimento salutare.
In realtà occorre sempre accertarsi che il cibo sia allo stesso tempo privo di acidi grassi trans.
Se nell'elenco degli ingredienti compare una di queste diciture: "margarina", "grassi vegetali" con o senza l'aggettivo "idrogenati", è bene riporre l'alimento nello scaffale.
Sostituire i grassi di origine animale, ricchi di colesterolo, con grassi vegetali idrogenati, non migliora certo la situazione, anzi, per alcuni aspetti, la peggiora.

Fibra alimentare

la fibra alimentare è data da residui di cellule vegetali commestibili, resistenti agli enzimi digestivi umani. La fibra alimentare si divide i due grandi classi: la fibra solubile e la fibra insolubile.
LA FIBRA SOLUBILE interferisce con l'assorbimento di alcuni macronutrienti (glucidi e lipidi), riducendo i livelli di colesterolo nel sangue e diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari.
LA FIBRA INSOLUBILE aumenta la velocità di transito nel lume intestinale e, di conseguenza, diminuisce l'assorbimento dei nutrienti.
Razione giornaliera raccomandata: circa 20-35 g al giorno (con un rapporto 3/1 tra fibre insolubili e solubili in acqua); per il bambino 5 g al giorno più 1 g moltiplicato per l'età.

Sodio

Sebbene il sodio sia un nutriente importante è bene non esagerare con il suo impiego, specialmente in caso di ipertensione.
Il sodio è uno dei due elementi che formano il sale da cucina ed è per questo motivo che nella nostra alimentazione se ne assumono sempre quantitativi eccessivi.
Nei soggetti adulti sani il livello raccomandato di assunzione è compreso fra i 575 ed i 3500 mg/giorno, pari all'incirca a 1,5-8 grammi di sale.

Vitamine e Sali minerali

Sull'etichetta nutrizionale vitamine e minerali possono essere riportati solo se presenti in quantità significative.
Oltre al contenuto assoluto, che può essere espresso in milligrammi (mg) o microgrammi (µg), deve essere sempre indicato il riferimento percentuale alla razione giornaliera raccomandata (RDA).
Questa scala di valori, elaborata dalla Food and Drug Administration (ente governativo statunitense per il controllo dei cibi, medicamenti, cosmetici e simili), fornisce al consumatore un'indicazione sul fabbisogno giornaliero dei vari nutrienti e sul contributo dell'alimento alla sua copertura.



venerdì 14 febbraio 2014

Happy Valentine's Day

Oggi è san Valentino.
Ho scoperto l'acqua calda, eh?

Da giorni penso a questo giorno, per la prima volta nella mia vita.
I primi anni di "consapevolezza" ero troppo piccola per cui mi tenevo a debita distanza dall'amore, era una cosa solo dei film. Gli anni a seguire sono stati "strani" in quei giorni: sempre single, qualche volta lasciata poco prima (neanche a farlo di proposito!!), qualche volta con l'impietoso compito di dovere rifiutare regali per un non ricambio (tanto per cambiare!!) di sentimenti... Insomma, san Valentino sempre travagliato!!
Da visione idilliaca nata ai film, a incubo, a odio, al pensiero che fosse una festa troppo convenzionale, commerciale e quindi finta... che la festeggiassero solo le "pecore", insomma!!
Quest'anno ho avuto un cambio di rotta totale: complici due post su facebook che mi hanno fatto molto riflettere.
Uno di un mio amico che ha il bisogno incessante di dire la sua su tutto esprimendo il suo "odio" verso i luoghi comuni e non:

"Il giorno di san valentino e' la prova di come, ormai sempre di piu', gli opposti si attraggano....nella loro pochezza di pensiero. Ormai i sanvalentinisti cronici non esistono quasi piu'. Si sono ormai convinti che l'amore non ha date e, ahime', ho perso il gusto di odiarli. A quei pochissimi esemplari di questa categoria in via di estinzione non posso che destinare miei attestati di non disistima, per via dell'altra categoria, ormai sin troppo rappresentata: le finte acidelle occasionali rigorosamente del cazzo(ho messo il genere femminile non per becero sessismo, ma perche' ogni tanto la realta' non va trasfigurata). Si, proprio quelle che vedono un video di bambini plagiati, che dimostrano profondissima maturita' nell'argomentare l'amore omosessuale, e sgranano gli occhi a tale visione. Sempre le stesse, stronzette acidelle finte, poi te li ritrovi per qualche strana ragione a criticare qualche coppia da loro conosciuta, nella quale, altrettanto misteriosamente, la donna non e' una donna con la d maiuscola ( mi spiace non poter riprodurre la differenza tra "donna" minuscolo e "donna" maiuscolo, ma il minuscolo per me e' come il mare di inverno per ruggeri) e ha tendenze da meretrice professionale...si, ok, da t-r-o-i-a...ma poi, abbiamo un bellissimo e appagante "b-u-t-t-a-n-a", usatelo ogni tanto, no???? Altra categoria incessantemente in via di diffusione e' quella delle zite finte alternative del cazzo, le quali tengono a farti vedere che odiano il san valentino. Mentre la ormai estinta categoria dei sanvalentinisti cronici, un tempo, quando ancora spadroneggiava, era solita ostentare finto amore a san valentino piu' che negli altri giorni, questa di nuova generazione, invece, e' solita avere momenti di melenso romanticismo , manifestato da link strappamutande durante l'anno, ma a san valentino no. A san valentino improvvisamente, anche se preme loro darti un preavviso di un paio di giorni, iniziano ad odiare la retorica sanvalentiniana. Si sono ingozzati per tutta la vita di baci perugina, venderebbero un rene per mangiarli ogni giorno senza ingrassare, ma a san valentino no. Non devono piacere perche' quelle scritte sono inaccettabili. " mi fa venire il diabete". In conclusione: amatevi, invidiatevi, fottetevi (preferibilmente), fate cio' che volete, ma il mio odio avra' la meglio su tutto, sappiatelo!!!!"


Il secondo post, un'immagine precisamente, è stata questa:


A cosa voglio arrivare??
Innanzitutto anche io ho provato ODIO a leggere l'immagine sopra: che motivo c'è di fare le acide (specie se si è single?!)??? Sembra quasi invidia, fine a se stessa, verso le persone impegnate che, magari, aspettano quel giorno per fare qualcosa insieme o che dimostrano il loro amore partecipando a contest, concorsi e simili.
In merito al discorso del mio amico, mi trovo molto d'accordo con lui quando parla di quelle, fidanzate, che a san Valentino devono fare le anticonformiste a tutti i costi!!


Ho iniziato a scrivere questo post intorno alle 10, sono le 16.46, da ore il mio fratellino (che ormai è più alto di me) è tornato da scuola con un Bacio Perugina in dono per me, a confermarmi che l'Amore si esprime a tutti i livelli, che è vero che l'amore di un partner completa in senso canonico, ma che non è il solo Amore possibile! 
Nella famosa cartina c'era scritto:

"Amami soltanto per amore dell'amore"
E. Barrett Browning



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Qualche giorno fa ho accettato lo scambio di visibilità con il sito "Domani in TV". Troverete il link nella sezione "Siti che mi piace visitare". 
Chi mi segue da un po' sa che il mio blog è nato come una sorta di diario/sfogo, per cui penso che in passato avrei gentilmente declinato l'invito dell'ideatore del sito, Marc. Solo che, adesso che sono tornata da una lunga assenza, ho deciso di essere meno introspettiva in questo spazio, ma più propositiva, così da occuparmi dei miei interessi e tenere sempre viva la mia voglia di scrivere qui e non solo quando magari qualcosa non va! Ed ecco che, grazie a questa "iniziativa", capitatami praticamente per caso, adesso il link del mio blog si trova qui.
Io non avevo scritto a Marc una descrizione da aggiungere accanto al link, ma lui è stato così gentile non solo da metterla di suo pugno, ma anche da esprimere in parole il pot-pourri che praticamente è questo piccolo spazio... quando io avevo tentato di farlo mi ero arresa perchè mi veniva soltanto la confusione in testa!!

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Tornando al tema del giorno... 


                               




PS: cosa ne pensate della nuova grafica e del nuovo font? E' leggibile o dà fastidio? 

mercoledì 12 febbraio 2014

Mens sana in corpore sano: saper leggere le etichette degli alimenti. #3

Imparare a decifrare le etichette è il primo passo verso un'alimentazione consapevole.
Di questi tempi è sempre più difficle seguire delle indicazioni alimentari che siano realmente salutari, probabilmente perché oggi, nell'era della "rieducazione alimentare", siamo ancor più bombardati dai media con pubblicità ingannevoli e fuorvianti.
Le industrie alimentari giocano molto sulla psicologia e con grafiche allettanti e scritte ambigue attraggono i consumatori all'acquisto dei loro prodotti. Scegliere i prodotti più sani al supermercato diventa così un'impresa. Cosa fare allora per attenersi ad un criterio che ci indirizzi nella scelta più oculata? L'unica via percorribile è quella di leggere le etichette che per legge non possono essere fasulle. Tuttavia la maggior parte di noi è all'oscuro di cosa siano ad esempio nitriti e polifosfati e, più in generale, delle regole che sono alla base di una semplice etichetta. Ecco che ho voluto riassumere in un mini post una sorta di flash con le istruzioni essenziali per un acquisto consapevole. E' chiaro che neanche io (quelle rare volte che mi occupo della spesa) mi ricordo tutte quelle cose che in un modo o nell'altro fanno male (anche perchè sono, purtroppo, tante), ma non mi esimo dal controllarle e dal ricontrollarle una volta a casa nel caso di dubbi. Ecco le cose fondamentali.

1)L'ORDINE con cui appaiono gli ingredienti nell'etichetta non è casuale, ma è regolato per legge. In particolare gli ingredienti devono comparire in ordine decrescente di quantità, in altre parole il primo ingrediente è più abbondante del secondo che a sua volta è più abbondante del terzo e così via.

2)GLI ADDITIVI che di solito compaiono alla fine dell'elenco è quasi impossibile evitarli, poiché sono presenti nella maggior parte degli alimenti che si acquistano al supermercato e sono utilizzati sia per conservare i prodotti sia per renderli più invitanti. Essi sono: conservanti, coloranti, emulsionanti, esaltatori di sapidità, correttori di acidità, antiossidanti etc.
Di molti additivi non è stata provata alcuna conseguenza negativa sulla salute, ma non si ha nemmeno la certezza che con il tempo non siano nocivi, perciò ricordiamoci solo di quelli, a mio parere più importanti con le rispettive sigle tra parentesi:

- Nitrati (E249, E250) e Nitriti (E251, E252), sono conservanti utilizzati nei salumi, insaccati e carni lavorate. I nitrati in piccole dosi non sono pericolosi, mentre i nitriti legandosi alle ammine presenti in altri cibi formano le nitrosammine, considerate potenzialmente cancerogene.
- Polifosfati (E450), si trovano principalmente negli insaccati cotti, il prosciutto cotto, la spalla cotta e nei formaggi fusi, per renderli più morbidi e succosi. Possono dare problemi digestivi e poiché forniscono all'organismo dosi massicce di fosforo, per poter essere eliminato, questo minerale è legato agli atomi di calcio e poi eliminato insieme. In pratica, un eccesso di fosforo si traduce in una perdita di calcio, a danno di ossa e denti. Sarebbe bene evitarli, soprattutto nell'alimentazione dei bambini; proprio per questi aspetti le nuove norme sul prosciutto cotto vietano l'uso di questi additivi nei prosciutti cotti di alta qualità.
- Solfiti (da E220 ad E227), questi additivi sono irritanti per il tubo digerente e distruggono la vitamina B1, fondamentale per il sistema nervoso. Inoltre, possono dare reazioni allergiche e sono sospettati di essere legati all'iperattivismo infantile.
- Acido alginico e alginati (da E400 ad E405) e le carragenine (E406, E407) possono provocare reazioni allergiche e, se ingeriti in grandi quantità, alterano il metabolismo.
- Butilidrossianisolo (E320), secondo alcuni, potrebbe distruggere la vitamina D, aumentare i livelli di colesterolo e causare allergia.
- Sorbitolo (E420), Mannitolo (E421), sono dolcificanti che possono causare problemi allo stomaco.
- Coloranti gialli (da E101 ad E110), sono controindicati per chi è allergico all'acido acetilsalicilico e per gli asmatici.

Ricordate che per la legge italiana ci sono prodotti che non possono contenere additivi:
acqua minerale; burro; caffè; latte; miele, olio di oliva; pasta secca; the in foglie; yogurt bianco; legumi e verdura fresca.

3)TERMINE DI SCADENZA, rispettarlo rigidamente a meno di pasta e riso che possono essere impiegati anche pochi giorni dopo la scadenza. In realtà (ma non sempre) un periodo di conservazione minore indica un minor utilizzo di conservanti o la presenza d'ingredienti più pregiati.

4)AZIENDA PRODUTTRICE, nel settore ortofrutticolo dal 15/02/2003 è entrato in vigore un decreto legislativo (dlgs/306/02) che dispone l'applicazione di una carta di identità da applicare alla frutta e alla verdura, in cui sono indicati: natura del prodotto, sua origine, varietà, categoria. Purtroppo sono ancora tanti i commercianti a non applicare la legge, quindi attenzione e pretendete queste informazioni.

5)CODICE A BARRE
Il codice a barre, composto da un insieme di barre e numeri, permette di risalire alla provenienza nazionale. Ad esempio: 80 Italia, 30 Francia, 400 Germania, 57 Danimarca, 45/49 Giappone.

6)CONSIGLI PER UN CORRETTO ACQUISTO

A)Etichette ricche di indicazioni alimentari sono sinonimo di qualità.
B)Più indicazioni troviamo sull'etichetta, tanto migliore sarà il giudizio alimentare sul quel prodotto.
C)La qualità dell'alimento è esaltata dalle sue proprietà nutrizionali e pubblicizzando la natura e l'origine dei suoi ingredienti.
D)Il produttore è obbligato, per legge, a rispettare la veridicità delle informazioni riportate sull'etichetta.
E)La descrizione del metodo di produzione, certificazione di qualità, ricette e numero verde d'assistenza clienti contribuiscono ad elevare ulteriormente la qualità del prodotto.
F)Non fare troppo affidamento all'immagine riportata sulla confezione. Sotto l'immagine rappresentativa del prodotto ritroviamo, anche se in caratteri minuscoli, la dicitura "l'immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto", quindi non facciamoci ingannare dall'illustrazione perché essa non è legata necessariamente al reale aspetto del prodotto.
G)Non dimentichiamoci di verificare l'integrità della confezione.
H)Attenzione agli slogan "Senza..."

"Senza zucchero", se nell'etichetta troviamo riportate le seguenti diciture "sciroppo di glucosio", "sciroppo di fruttosio", "maltosio", "amido di mais", "sciroppo di vegetali" vuol dire che l'alimento contiene indirettamente dello zucchero; queste sostanze hanno, infatti, un indice glicemico simile al saccarosio. Preferire prodotti dolcificati con succo di uva o succo di mela o fruttosio puro.

"Senza grassi", se nell'etichetta troviamo la dicitura "mono e digliceridi degli acidi grassi" essi sono metabolizzati dall'organismo come grassi. Preferire gli alimenti contenenti grassi mono-poli-insaturi.
"Grassi vegetali non idrogenati", questa dicitura è troppo generica e spesso maschera l'uso di oli di bassa qualità ad elevato impatto ambientale (olio di palma).
"Senza calorie" o "Dietetico", molte volte in questi prodotti troviamo come dolcificante l'aspartame. Il mio consiglio è quello di evitare questi prodotti perché l'aspartame, è stato scientificamente provato essere un composto potenzialmente cancerogeno.

venerdì 7 febbraio 2014

Come leggere un libro in una settimana... si può??

Negli ultimi cinque anni ho letto più di un libro a settimana, senza ritardi o interruzioni. Sono sempre stato in anticipo sulla mia tabella di marcia. Vorrei che quest’anno lo facciate anche voi. Ecco come si fa.
Perché è importante leggere tanto
Ti fa sentire benissimo. Ti dà una quantità incredibile di idee. Ti aiuta a pensare in maniera più profonda. È meglio della tv e perfino di internet. Ti aiuta a capire il mondo. È il mattone che costruisce l’abitudine di portare a termine le cose. Vabbè, la faccio corta, fatelo e basta.
Perché decidere di leggere così tanti libri, perché non semplicemente “leggere di più”? Penso che avere un obiettivo irraggiungibile come un libro a settimana in realtà aiuta. Per fare un confronto, il corpo reagisce con forza alle grandi ferite, e usa molte energie per guarirle. Si cura meno invece delle piccole ferite, e di conseguenza i tempi di guarigione si allungano. Quindi darsi un obiettivo alto ti aiuterà ad affrontarlo con serietà.
Questo è il primo punto. Datevi un obiettivo irraggiungibile così da mettervi addosso un po’ di pressione.
Un giorno alla volta 
In media i libri che ho letto avevano 250-300 pagine. Alcuni erano più voluminosi, altri più sottili. Sono circa quaranta pagine al giorno, che leggo nelle prime ore della giornata. È un obiettivo ragionevole, che fa sembrare meno spaventosa la cifra di 52 libri all’anno. Questo è fondamentale per il vostro stato emotivo, e vi darà la sensazione che è fattibile.
Fatela diventare un’abitudine
In questo momento ho l’abitudine di svegliarmi, fare la doccia e poi fare colazione fuori: rimango seduto al bancone dello stesso bar, bevendo caffè, finché non ho letto le mie quaranta pagine. Ho scelto questo metodo perché non ho molta forza di volontà. Scommetto che molti di voi hanno lo stesso problema, e questo è un modo per trovare il posto giusto per ogni cosa.
Ah, un consiglio: leggete la mattina presto, il prima possibile. Come le pagine del mattino di cui si parla nel libro di Julia Cameron La via dell’artista e gli esercizi di Twyla Tharp (descritti qui), se non lo fate nelle prime ore della giornata, finirete per rimandare. Questo vale per tutte le abitudini: per farle funzionare devono essere inserite in una routine.
Sfruttate ogni momento
I pendolari possono usare il tempo degli spostamenti. Se avete una pausa pranzo, approfittatene. La libertà di poter aprire il libro in qualsiasi momento, e leggere anche solo due pagine, vi aiuterà a rimanere al passo con la lettura, cosa che diventerà il vostro punto di forza e vi darà una certa gratificazione. In più, portarsi avanti nella lettura vi permetterà di guadagnare tempo con i libri più impegnativi, su cui vale la pena soffermarsi di più.
Arrendersi va bene. Più o meno
Se un libro è poco interessante (o è troppo impegnativo), va bene metterlo da parte, per un po’. Nel frattempo ne cominciate un altro più breve, e poi lo riprendete in mano di tanto in tanto, finché non lo avrete letto tutto.
Io l’ho fatto diverse volte quest’anno, il che significa che ho cominciato tra i 60 e i 65 libri e ne ho finiti 54.
È permesso imbrogliare
La scadenza stringe e rischiate di rimanere indietro? È il momento di trovare una scappatoia. Scegliete un libro veloce, che magari avete già letto, o qualcosa di piacevole e leggero.
“Sì, ma questo è imbrogliare”, potreste obiettare. Sono d’accordo. Ma un inganno a breve termine per riuscire a farcela a lungo termine è più importante dell’idea che dobbiamo solo leggere libri come Guerra e pace. Non è così. Lo scopo è migliorarsi la vita, non sentirsi degli incapaci.
A proposito, anche i libri brevi possono essere incredibili. Ecco alcuni libri piccoli ma grandiosi: Basta!Instant leadershipAlla ricerca di un significato della vitaVagabondingLe anime del popolo nero.
Non rimanete indietro
Non “fate debiti con voi stessi” e non prendete tempo, pensando di poter recuperare in seguito. La scadenza settimanale vi aiuterà a mantenere il passo con il vostro obiettivo: rimanere indietro, invece, potrebbe farvi dubitare del fatto di potercela fare e, alla fine, spingervi a mollare.
In conclusione
Leggere mi ha reso una persona migliore, più completa e più felice. I libri contengono tutta la saggezza del mondo. Se decidete di provare, questa sfida può davvero aiutarvi a crescere. Quindi cominciate oggi stesso.
(traduzione di Caterina Benincasa), tratto da qui.
Julien Smith è l’amministratore delegato di Breather, un’azienda che affitta spazi on-demand. Il suo ultimo libro è The Flinch. Questo articolo è uscito su Medium con il titolo How to read a book a week.


Concordo con molti dei punti della signora Smith, tuttavia ritengo che non sia così facile intercalarlo nel tran tran quotidiano... anche perchè, per quel che personalmente mi riguarda, quando il libro mi coinvolge faccio di tutto per finirlo, per cui, il limite delle 40 pagine, sebbene ovviamente sia spostabile e puramente indicativo, non credo riuscirei a rispettarlo. Anzi, mi mette in difficoltà il fatto stesso di dovere avere un limite nella lettura che per me ha rappresentato e rappresenta un mezzo di evasione dal quotidiano in una dimensione con una libertà assoluta!

Mi vengono in mente i dieci diritti del lettore tratti da "Come un romanzo" di Pennac, che trovo sicuramente più congeniali alla mia persona, più veritieri e meno "utilitaristici".



mercoledì 5 febbraio 2014

Mens sana in corpore sano: la piramide alimentare. #2

Questo è il primo post del mio nuovo progetto. Per assicurarmi e assicurare che ci sia una certa continuità con l'appuntamento settimanale ho deciso di iniziare ad accumularli ora che ho parecchio tempo libero in modo tale che perdurino anche nei tempi più "bui" che, molto presto, torneranno a sommergermi!
Per iniziare a parlare seriamente di alimentazione ritengo sia necessario partire dalle basi, ribadendo concetti che si danno un po' per scontato e che negli ultimi anni hanno anche subito delle modifiche rispetto a quello che ho studiato io "appena" 10 anni fa a scuola! Cercherò di essere breve e il meno noiosa possibile, per far sì che questo sia un discorso volto all'ampliamento della conoscenza mia e di chi ha il "piacere" di leggere anche post come questo.

Con il nome di piramide alimentare si intende un grafico che pone alla base gli alimenti di consumo quotidiano e al vertice quelli che dovrebbero essere mangiati solo occasionalmente, per cercare di avere una sana alimentazione.
 
È stata rivisitata nel corso degli anni e dobbiamo la sua stesura al Dipartimento dell'Agricoltura Statunitense, che ha elaborato questo grafico per cercare di arginare l'epidemia di obesità e problemi correlati, prima causa di morte nella popolazione dell'America del nord.

Per molti di noi, che veniamo da una tradizione gastronomica di tipo mediterraneo, questa piramide non è una novità: si tratta infatti della riedizione scientifica di quella che comunemente chiamiamo dieta mediterranea. Tuttavia la globalizzazione economica e culturale ha portato anche da noi un approccio al cibo molto più statunitense di quanto non fosse in passato. E questa abitudine va corretta prima che determini gli stessi danni sanitari e sociali che si sono avuti in altre nazioni.

Possiamo sintetizzare la piramide alimentare in questo modo:
  • è necessario assumere cereali integrali e grassi vegetali ad ogni pasto;
  • frutta e verdura devono essere consumate nell'ordine di due o tre porzioni al giorno;
  • una dieta sana prevede l'integrazione quotidiana di piccole porzioni di legumi e frutta secca, da una a tre volte al giorno;
  • il pesce, il pollame e le uova, alternativamente, possono essere consumati per tre volte a settimana, così come i formaggi, ricchi di calcio;
  • carni rosseburrocereali raffinatipatate dolci vanno consumati con moderazione.
In questo caso viene preso in considerazione l’indice glicemico al posto della quantità di calorie assunte, ovvero, la velocità con cui 50 grammi di quell'alimento determinano un aumento del glucosio nel sangue. Vengono quindi privilegiati alimenti a basso indice glicemico. Da notare che alla base della piramide viene posta la necessità di svolgere attività fisica giornaliera e di rispettare una corretta idratazione, non inferiore al litro e mezzo di acqua al giorno.
La piramide così rappresentata va riferita a soggetti sani con l’obiettivo di contribuire attraverso una dieta corretta alla prevenzione delle malattie epatiche. Diverso è il caso di pazienti affetti da una malattia epatica: per ogni grado e tipo di malattia epatica vi sono attenzioni alimentari specifiche che è inopportuno generalizzare e per le quali è fondamentale la valutazione costante nel tempo, caso per caso, da parte del medico curante.

Vorrei soffermarmi un secondo sul discorso dell'indice glicemico. Perchè è proprio la quantità di zuccheri che assumiamo che contribuisce ad incrementare il grasso viscerale (per gli amici la pancetta) e che, a lungo andare, anche a causa di predisposizioni familiari varie, può favorire l'insorgere di diabete, aterosclerosi e altri disturbi. Finito il ciclo di post sull'alimentazione farò un discorso ad hoc per questo!

lunedì 3 febbraio 2014

The best of... January 2014!

Siamo già a febbraio, lo so, ma mi sento comunque in tempo per reintegrare questa rubrica e prendendomi così l'impegno che almeno un post al mese, cioè questo, devo scriverlo! Ovviamente spero di essere più prolifica, ma, ovviamente, si sa che a volte gli impegni o la mancanza di voglia prendono il sopravvento..!
So, let's start!

Libro del mese
Ormai, causa studio continuo che mi obbliga sui libri per tante, indefinite, infinite ore del giorno, ho un po' perso la voglia di passare il mio tempo libero a leggere, vedere altra carta stampata mi fa venire la nausea! Spero sia una condizione transitoria perchè io amo leggere, è sempre stato uno dei miei hobbies preferiti! Questo mese ho letto solo un libro, che, per fortuna, mi è pure piaciuto: Il manoscritto ritrovato ad Accra di Paulo Coelho. 

Mentre Gerusalemme si prepara all’invasione dei crociati, un uomo greco, conosciuto come Il Copto, raccoglie tutti gli abitanti della città, giovani e vecchi, donne e bambini, nella piazza dove Pilato aveva consegnato Gesù alla sua fine. La folla è formata da cristiani, ebrei e mussulmani, e tutti si radunano in attesa di un discorso che li prepari per la battaglia imminente, ma non è di questo che parla loro il Copto: il vecchio saggio, infatti, li invita a rivolgere la loro attenzione agli insegnamenti che provengono dalla vita di tutti i giorni, dalle sfide e dalle difficoltà che si devono affrontare. Secondo il Copto, la vera saggezza viene dall’amore, dalle perdite sofferte, dai momenti di crisi come da quelli di gloria, e dalla coesistenza quotidiana con l’ineluttabilità della morte. Il manoscritto ritrovato ad Accra è un invito a riflettere sui nostri princìpi e sulla nostra umanità; è un inno alla vita, al cogliere l’attimo presente contro la morte dell’anima. (presa da qui)

Mi è venuta meno pure la voglia di esprimermi con "parole mie" per quel che riguarda i libri... che posso farci?!
Riporto due frasi, tra le tante, che mi hanno colpito:

"Alla fine, incontrerò qualcuno in grado di comprendere ciò che sento. E sarò felice per il resto dei miei giorni."

"L'amore non deve essere compreso, ma solo dimostrato."




Film del mese
Per quel che riguarda il mio rapporto con i film, posso sicuramente sentirmi soddisfatta: sono il mezzo di evasione sedentario che più preferisco per ora, forse per la loro capacità di estraniarmi dalla realtà quotidiana in un tempo "limitato" che non mi fa comunque perderne troppo (di tempo)! A gennaio ho praticamente visto 29 film, di cui alcuni che avevo già visto in precedenza e che ho voluto rivedere. Il numero 29 non sta a indicare che li ho visti in 29 giorni su 31 del mese: a volte ne ho visti anche due al giorno, uno nella pausa pomeridiana e uno in quella serale!
E' stato un mese abbastanza ricco e ho dato voto "10" a due film che ho visto (le insufficienze date sono solo 7, di cui un "3" per Facciamola finita)
Uno dei 10 è stato per il cartone animato dei Fox Animation Studios, Anastasia. Non è stata la prima volta che ho visto questo film, ma forse la centesima, sta di fatto che adoro questo cartone, mi piacciono molto le canzoni, tra le quali spicca sicuramente Il mio inizio sei tu di Fiorello e Tosca. Mi sono ritrovata a canticchiare questa canzone proprio la settimana scorsa, per cui non ho potuto resistere e ho DOVUTO rivederlo!


L'altro 10, perla rara, che mi ha colpita, appassionata, entusiasmata è stato Treno di notte per Lisbona di Bille August. 
Locandina italiana Treno di notte per Lisbona"Ogni mattina, il professor Raimund Gregorius si reca nella scuola di Berna dove insegna. Ma una mattina riscrive per sempre il suo percorso: una ragazza disperata è in procinto di buttarsi da un ponte ed è proprio Raimund a fermarla prima che sia troppo tardi. La ragazza scappa, ma lascia dietro di sé un libro e un biglietto ferroviario per Lisbona. Raimund, spinto dal bisogno di cambiamento e da un’improvvisa sete di avventura, sale sul treno e, una volta in Portogallo, si mette sulle tracce dell’autore del libro, Amadeu de Prado, medico e membro della resistenza che si oppose al regime di Salazar." 





Canzone del mese


A dicembre 2013 mi ero ripromessa di lasciare il pensiero nei confronti di una persona, solo che, nolente o volente, ma, soprattutto DOLENTE sulla componente irrazionale non è così facile comandare, anzi, non lo è per niente! E trovarsi a pensare a questa persona,dopo averci trascorso il 31 dicembre, tutto il 1° gennaio lasciava presagire che tutti i propositi erano già destinati a fallire, ma, piano piano, la mia testa se ne sta facendo una ragione, complice anche il random di tutte le mie playlists musicali che mi propone quotidianamente questo brano!

Acquisto del mese
Complici i saldi, ho fatto un po' di acquisti, anche se devo dire che mi sono parecchio contenuta rispetto al solito! Probabilmente la cosa più bella che ho comprato, ma che ancora, complice il bruttissimo tempo che giusto giusto si concentra nei week end, non ho usato sono stati un paio di stivali alti di pelle nera.
Sono più o meno come quelli neri, con la differenza che io non ho stecchini al posto delle gambe e che perciò le fasciano sì, ma senza fare questo effetto che, francamente, su questa modella a me fa un po' impressione, purtroppo non ho trovato sul web una foto migliore che rendesse l'idea.
Poesia del mese
Da un po' di tempo compenso la mancanza di prosa con la poesia. Riporto quella che mi ha colpito così tanto questo mese da sentire la necessità di appenderla nella mia stanza. (Per qualcuno non è una sorpresa questa poesia!)

"Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d'acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all'albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell'esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d'ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere."
Wislawa Szymborska

Avvenimento sportivo del mese
Il 25 gennaio è stata presentata la nuova Ferrari! Anche se esteticamente poco accattivante, spero sia un'arma da guerra in pista!

Foto: Ecco la F14-T

Foto del mese
Questa è l'unica foto che mi sono fatta a gennaio. Peraltro, tanto per cambiare, pessima, perchè quel giorno non stavo al massimo e a un certo punto sono persino diventata bianca cadaverica! Però ricorda una bella giornata trascorsa al Sicilia Fashion Village di Dittaino (provincia di Enna), il più grande outlet store della Sicilia.
Ps: non è magnifico lo sfondo??? =D

mercoledì 29 gennaio 2014

Mens sana in corpore sano #1



Questo è un periodo fecondo per me, pieno di idee, alcune geniali, altre molto meno, di spunti che mi fanno pensare a cose da potere scrivere qui, come se non avessi mai smesso di farlo!

Andiamo ora al titolo: vi annuncio che si tratta di una rubrica, che cercherò di aggiornare ogni mercoledì (spero di farcela!!), sul cibo, precisamente di nutrizione. Dai grassi saturi, agli idrogenati, agli oli vegetali... le varie schifezze che ci propinano per rendere il prodotto finito più economico, a discapito non solo della linea ma, soprattutto, della nostra salute!

Spero che questa idea vi piaccia almeno la metà di quanto piace a me, perchè non ne posso più di accettare passivamente la non trasparenza delle case produttrici di alimenti, dalle low cost alle più care, che spacciano una cosa per un'altra e non specificano bene nelle etichette gli ingredienti!
Per anni ho consumato cibo sotto il velo dell'ignoranza e, non nascondo, che fino al mese scorso, sempre a causa della mia non conoscenza, mangiavo degli snack spacciati per dietetici, ricchi di vitamine e sali minerali di ben note aziende (piuttosto costose) di cui, proprio per la loro notorietà, con leggerezza non avevo "perso tempo" a guardare l'etichetta!!

In questo post introduttivo non parlerò di nulla in particolare, anche perchè vorrei un consiglio su come procedere: dato che ho già molto materiale quasi pronto da pubblicare, è meglio procedere per gradi dando un ordine alle informazioni e "costruendo il sapere" piano piano o pubblicare argomenti random partendo dagli ingredienti "velenosi", per poi, dopo averli denunciati uno per uno, passare a ciò che fa bene?
Io sarei propensa più per la prima opzione, però vorrei un vostro riscontro!


lunedì 27 gennaio 2014

Per non dimenticare




Ho sempre evitato di scrivere in questa giornata, il 27 gennaio, il giorno della Memoria. Ho sempre pensato che qualsiasi parola avrei potuto scrivere in merito sarebbe scaduta nella banalità, sarebbe stata una mera riflessione di stile odiosamente scolastico. 
Io, che neanche amo i film drammatici per il loro rendermi tristi, mi sono sempre "scontrata/incontrata" con la Shoah con profondo rispetto, ma con altrettanto timore, timore della conoscenza di fatti che non sono affatto inventati, che gente come me, come noi tutti, hanno subito per una sciagurata sorte.
E' dalla prima elementare che nella mia mente risuona la poesia "Se questo è un uomo" di Primo Levi, si riflettono visivamente le immagini che essa evoca. Con il tempo la mia letteratura e filmografia sul tema si è molto arricchita, a volte dettata dalla scuola, ma, più spesso, da me stessa. Penso che non ci sia nulla di più giusto e di rispettoso, per quella gente, per quei pochi sopravvissuti e per la memoria di tutti di ricordarli, ascoltare/leggere le loro storie, sapere ciò che è successo, non dimenticare.
E quando stamattina ho scorto un articolo su "La Stampa", sono rimasta abbastanza... basita!


Preciso che Loewenthal, non è un’antisemita, anzi è una scrittrice e una studiosa dell’ebraismo che alla prima riga del suo libretto confessa: «La Shoah è la mia ossessione». La sua nasce sì come una provocazione, alla strumentalizzazione di questa giornata, all'ansia che avvolge le varie istituzioni a "inventarsi" qualcosa per commemorare, a quelli che proprio in questo tra gli altri 365 giorni si ricordano di ricordare anche le povere vittime di altre stragi o guerre, ma, ciononostante, non riesco a calarmi nella sua conclusione.

Il GdM riguarda tutti, fuorché gli ebrei che in questa storia hanno messo i morti. Che non l’hanno ispirata, ideata, costruita e messa in atto. Che non l’hanno neanche vista, in fondo: ci sono precipitati dentro. Era buio. Gli altri sì che hanno visto. È questo sguardo che dovrebbe celebrarsi nel GdM. Allora nel presente, oggi verso il passato. 
E non è uno sguardo nemmeno consolatorio. [...] Ma non certo per far sì che non accada mai più. La memoria non porta con sé alcuna speranza. La cognizione del male non è un vaccino. «Ricordare perché non accada mai più» è una frase vuota. Se anche non dovesse accadere mai più, non sarà per merito della memoria, ma del caso.  




lunedì 20 gennaio 2014

Think like a man

Questo post trae ispirazione dalle parole che mi sono state dette da un ragazzo: "mi fai più complicato di quanto non sia".
Da lì fiume in piena di pensieri, elucubrazioni mentali e, infine, la frase che è titolo del post, la quale mi ha fatto pensare, per non lasciare nulla scollegato, all'omonimo film visto all'incirca sei mesi fa.

Abbiamo sei amici, amanti del basket: Zeke, il tombeur de femmes, Michael, il cocco di mamma, Dominic, il sognatore, Jeremy, lo scapolo, Cedric, il divorziato e Bennet, il felicemente sposato. Quattro di loro, dovranno fare i conti con le rispettive compagne che stanno seguendo i preziosi consigli riportati in un volume dal titolo, "Act Like a Lady and Think Like a Man". Decisi a non lasciarsi raggirare, leggeranno il libro, che consiglia le donne a pensare come gli uomini... 
Basato sull'omonimo best seller di Steve Harvey, attore, intrattenitore radiofonico, che nel film, oltre che come produttore, compare nei panni di se stesso, Think like a man è una riuscita commedia romantica, che poggia su uno dei temi più frequentati dal cinema statunitense, a partire dalla screwball comedy, anche se in chiave contemporanea a multietnica. Cambiano i decenni, le situazioni, ma non le problematiche: la perenne lotta tra i sessi, le difficoltà a comprendersi, a trovare la propria anima gemella, l'incapacità di condividere sogni e necessità. Kristen, Lauren, Candace e Mya sono donne molto diverse tra loro, ma le accomuna la lettura di un manuale che dispensa consigli sui rapporti d'amore, che le invita a pensare e a seguire gli insegnamenti di un uomo, che conosce bene pregi e difetti dei propri consimili. (cit. Mymovies)

E' ben noto che "per costituzione" uomini e donne non riescono ad essere ben sintonizzati, specie in situazioni in cui nell'individuo dell'altro sesso si vede un possibile partner: è proprio a quel punto che la linea si interrompe e si brancola nel buio.
Credo sia comune a noi donne di farsi mille flash mentali su ogni singolo gesto, parola, atteggiamento, costruendo un castello che, spesso, si rivela di carte e che crolla con la stessa grazia elefantesca con cui lo si è costruito. 
Credo di aver capito che gli uomini, invece, siano molto più cristallini di ciò che noi pensiamo: dicono A? E' A. Non significa forse pensa B, ma fa C perchè di D si vergogna.

Il problema è che, nonostante noi donne abbiamo sì le nostre colpe di cattiva interpretazione a causa di una personalità spesso fin troppo analitica, gli uomini di oggi si mostrano spesso così fragili, incapaci di prendere una posizione, di farsi avanti, di impersonare la figura dell'Eroe che ha popolato l'immaginario collettivo per secoli. Questo gli conferisce un'aurea di debolezza prettamente "femminile" (sempre nell'immaginario e, soprattutto, nell'inconscio collettivo) che ha fatto sì da autorizzare noi giovani fanciulle, figlie di questo secolo, che vivono la vita da Eroine, da attribuire a ciò che rimane dell'uomo anche una parte del pensiero femminile, elucubrazioni mentali comprese!

Per ritornare nei ranghi e, cosa ben più importante, cercare di capirli, senza farci del male e soffrirne, dobbiamo cercare di imparare da quello che, sulla carta, l'uomo dice di essere: pensare, dire, fare A. 

E' logico che nel film, "galeotto fu il libro", le cose si risolvono perchè hanno questo filtro che permette ai protagonisti di avere una chiave di lettura pronta su quanto succede, noi povere persone REALI ci affidiamo semplicemente a noi stesse.

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