"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

martedì 29 gennaio 2013

Influenzata

Ogni volta mi perdo. Perdo la cognizione dei miei pensieri, del tempo che passa.
Sarà perchè non mi fermo mai, perchè ho bisogno di una maledetta influenza che mi costringa a stare a letto... proprio ora!
Ora che avevo un po' di tempo da dedicare a me stessa, una breve pausa dallo studio, meritata aggiungerei! Ho saputo del quasi certo esito della prova di fisica, 22: sicuramente non è un risultato strepitoso, ma considerato che il mio odio verso questa materia è direttamente proporzionale, così come tutte le difficoltà per acquisire dimestichezza, sono abbastanza contenta, anche se non era sicuramente il meglio per iniziare. Ho scritto quasi certo perché la verbalizzazione sarà il 14 febbraio e se vuole il prof può fare qualche domanda, modificando così il voto sia in meglio che in peggio!
La scorsa settimana è stata anche riempita dalla decisione all'ultimo minuto di provare a dare l'esame di inglese e quello di informatica: dato che si svolgono per iscritto ho deciso di buttarmi e di sperare di fare il massimo con uno sforzo "minimo", ma solo dal punto di vista temporale! Inglese l'ho avuto venerdì e informatica ieri, ora devo solo attendere ed eventualmente rimboccarmi le maniche se non ho ottenuto un voto soddisfacente!
Ora mi mancherebbero quindi solo statistica e chimica, ma la prima non la posso ancora dare perchè non sono finite le lezioni, per quel che riguarda la seconda vorrei provare a presentarmi all'appello di inizio marzo. Date le circostanze era perciò lecito che prendessi magari due- tre giorni di riposo per riposare, ricaricarsi, respirare! Tuttavia, per la mia proverbiale sfortuna che è sempre là minacciosa a far sì che se una cosa mi va bene (o quanto meno va decentemente) deve essercene una che va storta o che mi blocca, ed ecco qui arrivata questa favolosa influenza intestinale che mi attanaglia da ieri pomeriggio e che oggi mi ha praticamente fatto annoiare a morte!

Le cose con M vanno un puntino meglio, ma appena un puntino perché ovviamente, e purtroppo, è impossibile cambiare dall'oggi al domani.

mercoledì 16 gennaio 2013

La maledizione della M

Quando a metà ottobre ho iniziato a frequentare l'università ho percepito dentro di me che stavo chiudendo il portone della mia adolescenza e aprendo quello del mondo degli adulti.
Ho sentito che fosse giusto tagliare i ponti con compagni, professori, tutta gente legata al mondo del liceo, che mi ha praticamente lasciata con l'amaro in bocca. La vita mi ha anche costretta a chiudere con la mia migliore amica e compagna di banco (ma questa è un'altra) storia, e mi ha dato la forza per estirpare per sempre con colui il quale mi ha tormentato il cuore al liceo, lui. Dopo quel post dove ho mi sono svuotata di tutto ciò che sentivo, non ho più scritto di lui, ma essendo mio compagno di classe altre dis/avventure non sono mancate... non riuscivo a scrollarmelo realmente di dosso.
Con la fine della scuola e della frequenza quotidiana, finalmente ero giunta alla pace interiore: non mi cercava (tormentava) più (pur essendo sempre fidanzato), né mi dava alcun fastidio psicologico.
Quando all'università ho conosciuto un ragazzo che aveva il suo stesso nome, nello stesso momento in cui si è presentato, mi si è gelato il sangue. Questo ragazzo, che da ora in poi chiamerò M per convenzione, coincide proprio con la persona di cui vi ho già accennato che mi aiuta in fisica.
In meno di tre mesi M è riuscito a ritagliarsi con le unghie e con i denti un posto fisso nella mia vita. E' chiaro che il mio bisogno disperato in questa materia l'ha molto aiutato, ma sicuramente non posso attribuire solo a questo il merito perché comunque lo spazio che si è guadagnato l'ha ottenuto per com'è e non per mia convenienza o utilità, non ce la farei mai a "usare" una persona!
Inizialmente faceva il cascamorto con me in maniera discreta, qualche complimento, il vizio/mania di dovermi sfiorare mani o braccia, ma nulla di più. Poi si è preso confidenza e non ha avuto alcuna vergogna a rendere espliciti i suoi sentimenti, in più modi, dai complimenti diretti, dovermi prendere e stringere le mani, al bloccarsi fissandomi negli occhi.
Questo atteggiamento penso che inibirebbe un po' pure una persona che ricambia il sentimento, figuratevi una che non lo ricambia affatto! Soprattutto mi era già successo di non ricambiare qualcuno, ma quanto meno questo qualcuno aveva sempre avuto la buona creanza di mantenere per sè ciò che provava e di non renderlo così esplicito da mettermi in difficoltà.
Cosa che lui ha fatto, costringendomi a dirgli apertamente che tengo moltissimo alla sua amicizia, che, in generale, tengo più all'amicizia perché in questo momento non mi sento pronta per un legame più serio con nessuno, e che, soprattutto, con lui non potrà mai esserci nulla di diverso perché non è scoccata la scintilla. So che potrei essere presa per insensibile, per una che spezza il cuore, ma a lui queste parole sono scivolate come l'acqua, all'inizio non poteva affatto accettarle, mi diceva che non poteva accettare che lui non fosse il migliore per me (mentre invece io lo sono per lui- cito parole sue, non mie!!), che potessi instaurare con un'altra persona, secondo lui meno meritevole di lui, un rapporto intimo, come lui vorrebbe.
E' stata dura farglielo capire, ne abbiamo discusso interi pomeriggi, per messaggio, al telefono, facendomi impazzire e incavolare come una bestia come mi succede raramente.
Lui è convinto di conoscermi come le sue tasche, del fatto che io sia la persona più importante della sua vita e che senza di me non potrebbe vivere. A me tutto questo pesa perché non gli rispondo "anche io", perchè non lo penso.
Poco tempo fa all'università parlavo con un collega veramente carino che non mi dispiace affatto e lui ha tenuto il muso per tutto il pomeriggio di studio perché solo perché era carino lui aveva possibilità che M non ha.
Forse ve ne avrò già parlato, e comunque è facilmente desumibile, non vorrei sembrare superficiale, ma M non mi piace affatto. Lasciando stare che non è oggettivamente bello, non lo è neanche soggettivamente per quel che mi riguarda, non ha quel particolare che mi ha affascinata. Lo considero sempre perché comunque è un ragazzo con grandi difetti fisici che però annulla con la sua personalità: ha un piede equino e la mano opposta affetta da brachidattilia. Sicuramente non è facile, specie la mano perchè comunque è un difetto molto evidente. Ma giuro che non c'entra nulla con il fatto che non mi piaccia, perché non mi importerebbe nulla se mi piacesse.
Ormai mi ritrovo a fargli da sorella aiutandolo ad allacciarsi le scarpe o a tagliargli la carne o cose pratiche che da solo non riesce a fare, mi sembra quasi che abbia l'età anagrafica dei miei fratelli per le cose che fa a volte.
Come potrei essere interessata in maniera diversa ad una persona che è sì intelligentissima, in gamba, acuta e sensibile, ma che però ha una mania (talvolta molto inquietante) nei miei confronti, che a volte ha i comportamenti da bambino e che comunque non mi piace??
Il mio cuore, il mio stomaco, il mio cervello, pensano che sia impossibile, ma, specialmente quest'ultimo, ha seriamente paura di essersi messo l'acqua dentro e che M possa diventare il sostituto di M e che sia una specie di maledizione del nome che si attiva nei miei confronti che rende tali soggetti pesanti da sopportare e da gestire a lungo termine.


Non so se sono stata molto chiara, ci sarebbero così tante altre cose da dire che però sono successe in un arco temporale così breve che non saprei davvero da dove partire... Sono ancora confusa, basita e poco persuasa dal fatto che una persona sana di mente si faccia prendere in tal modo da me...!
Non rileggo ciò che ho scritto perché è come se mi fossi scrollata quintali di sabbia di dosso e quindi mi devo un po' riprendere da questo vomito di parole (scusate l'espressione disgustosa!).


Chiedo venia e comprensione in caso di parti ostrogote...

giovedì 10 gennaio 2013

Buona giornata!

Finalmente approfitto dei cinque minuti che mi rimangono prima di andare all'università per scrivere il primo post "serio" dell'anno".
La settimana è iniziata con molto caos e studio a tutto spiano, da lunedì mi trascino a casa di colleghi per studiare la mia amata (ODIATISSIMA) fisica, che spero sarà solo un brutto ricordo fra poco più di una settimana.
Le vacanze di Natale hanno totalmente sconvolto il mio "metabolismo", motivo per cui mi ritrovo stanca, vessata e non pienamente in forma come vorrei essere in particolare in questo periodo.
Per fortuna le lezioni stanno (quasi tutte) finendo, motivo per cui potrò assumere ritmi sonno-veglia un po' più rilassati, magari evitando di andare a letto a mezzanotte passata tutte le sere senza un reale motivo, e però studiare come una matta per raggiungere il QUASI impossibile obiettivo di dare tutte le materie del primo semestre entro marzo, obiettivo che al momento mi sembra quasi un miraggio ma che al massimo sono disposta a posticipare di un mese, se andasse proprio male.
Per fortuna sono circondata da colleghi in gamba, ragazzi simili a me con cui sto instaurando dei rapporti che spero diventino di profonda amicizia. D'altronde condividendo il sogno di voler fare un mestiere che, in un certo qual modo, deve essere identificato come una "passione", credo che la base in comune sia già abbastanza ampia.
Purtroppo devo chiudere qui, vado incontro ad una lunga lunga giornata... spero sia altrettanto fruttuosa!

Buona giornata anche a voi ovviamente!

mercoledì 2 gennaio 2013

Ribelle, The Brave


"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla terra, che essa fa parte di noi quanto noi di essa. Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto,cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri. E' la cosa che cerchiamo di cambiare, o lottiamo per cambiare. Alcuni non lo trovano mai, ma ci sono quelli che vi sono guidati..."






Voglio inaugurare i post del 2013 con la recensione di un cartone animato visto ieri notte (eh sì per ora faccio la notturnista), per inaugurare la visione di dvd del nuovo anno.
Direi che mi è finita proprio bene perché sono abbastanza entusiasta del nuovo cartone della Disney, Ribelle- The brave, con una trama avvincente e coinvolgente che non mi aspettavo affatto!
Merida, la protagonista, dai capelli e dal carattere ribelle, è la primogenita del re Fergus e della regina Elinor.
Nonostante sia una principessa per nascita, ella ha un carattere totalmente diverso rispetto a quanto generalmente dettato dalla tradizione: ama le armi, l'avventura, la libertà e l'indipendenza; vuole essere la padrona della sua vita.
Quando i genitori le comunicano la notizia che dovrà sposarsi con uno degli eredi al trono degli altri regni perciò non la prende affatto bene e, a seguito di una gara di tiro con l'arco stabilita per aggiudicarsi la sua mano, lei stessa sbaraglia i pretendenti scatenando un putiferio e costringendola ad allontanarsi dal castello.
Durante il suo cammino incontra in mezzo al bosco una vecchietta intagliatrice che si rivela essere una strega, alla quale Merida chiede una pozione per convincere la madre che il suo destino è di sposare chi ama e non chi le venga imposto e che soprattutto vuole la sua libertà.
Torna al castello e fa mangiare un pezzetto di intruglio alla madre, ma le cose non vanno come la piccola, Ribelle, protagonista aveva premeditato.
Seguirà un confronto madre figlia tenero e appassionato, segnato dalle tappe di un percorso che portino la madre a riacquisire forma umana (non vi dico in cosa si trasforma per lasciare un po' di suspence), durante le quali l'una impara cose dall'altra e si rafforza il loro legame.

Riuscirà la madre, Elinor, a riprendere le sembianze umane? E Merida convincerà un intero popolo in merito al fatto che ognuno deve essere padrone del proprio destino?

Spero di avervi messo abbastanza curiosità da andarlo a scoprire!


"Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra; ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna solo avere il coraggio di vederlo."

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