"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

martedì 28 febbraio 2012

The song of the moment #2

E domani è un altro giorno (no, non sono diventata Rossella O'Hara!). Sono talmente stanca questa sera che mi si può raccogliere tranquillamente con un cucchiaino da te!
Domani, 29 febbraio, ho versione in classe di latino, la prima dopo il "fattaccio". Sono un po' tesa su quello che potrebbe essere l'esito della mia performance, non posso permettermi che vada male...
Non ho paura della prova in sé, ma sono consapevole del fatto che, per dedicarmi ad altro (di ugualmente importante se non di più!), in questo periodo ho trascurato parecchio di esercitarmi, perciò domani sarà come una visita di controllo dopo due mesi di distanza senza aver fatto alcuna cura!
La mia mente sarà in grado di ovviare alla mancanza di esercizio? Spero proprio di sì!

Buona notte miei cari amici blogger!

P.S. Vi lascio con un'altra canzone oggi... sto iniziando a prenderci gusto!


lunedì 27 febbraio 2012

The song of the moment

Dopo il post un po' "osceno" di ieri sera approfitto di questo post per chiedere venia per i contenuti forse un po' hard, ma credo che sia importante aprire finestre ovunque e ho voluto condividere con voi le mie riflessioni su situazioni che mi riguardano anche un po' da vicino.

Vi lascio con una canzone che mi piace molto per ora!

Buona notte!


domenica 26 febbraio 2012

Amici di letto






Qualche sera fa ho visto il film "Amici di letto", con Justin Timberlake e Mila Kunis. Da quella che potrebbe essere ritenuta una "semplice" commedia romantica sono scaturite in me tante riflessioni che voglio condividere con voi.
In sintesi la trama racconta l'amicizia molto particolare tra Dylan e Jamie, che, dopo l'ennesima rottura, decidono che dell'amore ne hanno abbastanza, almeno per un po'. Tuttavia sentono la mancanza del sesso e, per questo, decidono di unire "l'utile al dilettevole" e iniziano ad essere amici di letto, convinti di poter restare tranquillamente amici. Peccato che poi... scoppi la scintilla!
Non mi dilungo con i dettagli perchè rischierei di rovinarvi quello che è il piacere di guardare il film che, per quanto non culturalmente elevato, è abbastanza gradevole.

Come vi dicevo prima, a seguito della visione del film, ho iniziato ad elaborare alcune considerazioni.
Innanzitutto ho digitato sul google "amici di letto" e, oltre all'omonimo film, sono spuntati decaloghi di ogni genere su "come essere perfetti amici di letto", oppure neologismi (o già esistevano?!?) come la parola "trombamico".
Leggendo  i vari articoli ho appurato che nella società sta avvenendo un grosso cambiamento: se da una parte la love story con happy end finale viene ritenuta possibile e ci sono quei fortunati che trovano la loro "dimensione", dall'altra questa specie di "relazione", se tale si può chiamare, sta prendendo sempre più piede, accompagnata da un disincanto che deriva dal fatto di non avere trovato la persona giusta e di avere paura di innamorarsi e di soffrire di nuovo.
I tempi sono cambiati, la mentalità si è aperta anche a questo tipo di soluzioni, volte a soddisfare i bisogni che innegabilmente sono legati al corpo e che non sempre è facile mettere da parte.
Tuttavia non lo ritengo facile come sembra, perchè, come il film dimostra, nonostante tutte le "regole" possibili e immaginabili che vengono dettate per mantenere tale il "disimpegno", è pressoché impossibile non farsi coinvolgere sentimentalmente, a un certo punto. Il film docet!
L'unico caso "realizzabile" è quello di avventure e incontri sporadici, ma è così facile concedersi al primo (o alla prima) venuto??
Per quanto io faccia parte della categoria di quelle che hanno SERIE difficoltà ad impegnarsi, personalmente ad abbassarmi a tanto non ce la faccio proprio!

giovedì 23 febbraio 2012

What doesn't kill you (stronger)



Non so se l'ho mai detto, ma sono una fan di Glee. Tralasciando le critiche che potrei fare ad alcuni episodi e ad alcune trovate poco geniali degli autori, voglio sottolineare le caratteristiche positive di questo "telefilm":
- Innanzitutto il messaggio principale che la serie vuole trasmettere: accettarsi e accettare gli altri con tutte le differenze;
- La bravura del cast, che riesce ad interpretare ruoli che non gli appartengono nella realtà: dal ragazzo disabile che in realtà non ha problemi motori, al ragazzo che interpreta un personaggio omosessuale pur non essendolo nella realtà;
- Le canzoni: adoro i musical in generale, ma di Glee apprezzo soprattutto il fatto che vengano cantate canzoni recenti o di un certo rilievo, sempre appropriate al contesto.

Ho linkato questa canzone perchè mi sento rappresentata dal testo e tra l'altro è fresca fresca di "stampa": l'avevo già sentita qualche giorno fa su youtube, ma ieri sera l'ho guardata e ascoltata in diretta tv e mi sono convinta che, per ora, è la mia canzone. In realtà ho appena scoperto che è una riedizione dell'omonima canzone di Kelly Clarkson, che ritengo altrettanto bella, ma, come spesso mi capita, finisco per "gleezzarmi" e ascoltare maggiormente la loro versione!

Avete presente quando sentite che ogni parola è così significativa che sembra che l'abbiano scritta per voi una determinata canzone? A me capita spesso, anzi mi ritengo una mancata talent scout, nel senso che spesso scrivo una semplice parola sulla barra di ricerca di youtube e navigando scopro dei gruppi sconosciuti che, nel giro di poco tempo, entrano nelle top chart... sarà una coincidenza, ma mi capita spesso! ;)


mercoledì 22 febbraio 2012

Gli ostacoli esistono per essere superati!

Finalmente sono qui a scrivere... non ci credo!!
Certo la mia adorata compagnia telefonica in realtà non ha ancora provveduto a riattivare il collegamento, perciò ho dovuto ovviare acquistando una chiavetta: Internet mi serve principalmente per studiare e, senza, mi sono sentita a dir poco persa!
Comunque a questo punto ciò che conta è il risultato finale, che mi permette non solo di riutilizzare appieno il pc ma anche di potere accedere al mio piccolo mondo.
Mi è mancato non potere trascorrere qui le mie serate, non potere avere alcun tipo di contatto con voi. Fortunatamente mi sono adattata alla nuova situazione e ho riscoperto il piacere della lettura, finendo "L'eterno marito" di Dostoevskij, che avevo in sospeso da secoli e leggendo di sana pianta "Undici minuti" di Coelho,  entrambi molto belli, il secondo probabilmente più del primo, di cui spero farvi una recensione al più presto!
Ecco facendo un bilancio ho aumentato il silenzio durante quest'assenza, un silenzio interiore che mi ha dato un po' di pace. Non posso dire che torno più carica di prima, ma tra alti e bassi ormai la mia è diventata una lotta personale: lottare contro tutti e tutto, persino con me stessa, per realizzare i miei obiettivi e per non farmi abbattere. Magari è un proponimento un po' utopico, tuttavia è l'unico modo che al momento ho per andare avanti al meglio, perchè in questo periodo mi sento tutti e tutto contro, persino le calamità naturali ce l'hanno con me (altrimenti non mi spiego come mai oggi per andare a scuola- ero a piedi- sia imperversata una bufera per cui l'ombrello ha iniziato a trascinarmi senza controllo)!
Come questa mattina mentre "camminavo" mi ripetevo "io devo arrivare a scuola in orario", così voglio provare a fare in tutto il resto, anzi se qualcosa mi impedisce il passaggio devo cercare ancora di più di riuscire nell'impresa!
Spero di mettermi al passo al più presto con la lettura dei vostri blog (tempo permettendo) e di poter rispondere anche ai vostri commenti, per i quali vi ringrazio!

Un abbraccio ;)



martedì 14 febbraio 2012

Rieccomi!

Sono sparita, non volontariamente, ma causa di un problema tecnico della mia cara "nuova" compagnia telefonica sono stata tagliata letteralmente fuori dal mondo: sono senza connessione Internet!
Non vi fate ingannare dal fatto che io stia riuscendo a scrivervi adesso! Sono semplicemente in trasferta dal cugino proprio per scrivervi che non vi ho dimenticato né mi sono dimenticata del blog!
Giusto il giorno dopo che vi ho scritto il mio ultimo post ho iniziato ad avere l'assenza totale di connessione! Mi è sembrato un po' il colmo dei colmi, come se avessi fissato per iscritto le "ultime parole famose"! 
Inizialmente mi sono sentita persa, mi mancava Internet, non poter cercare tutto quello che mi passava per la testa, non potere leggere al computer il giornale e ascoltare musica su youtube... ma soprattutto il mio piccolo mondo, la mia parentesi di evasione, voi!
Ho anche scritto un documento word sulla situazione che avrei pubblicato nel momento in cui avessi riavuto la connessione, ma ora non ha più senso, anzi penso che non lo pubblicherò mai.
Al momento diciamo che ci ho fatto l'abitudine, non con piacere, ma dopo ore ed ore passate al telefono con impiegati dell'azienda telefonica per niente competenti e preparati, adesso mi tocca aspettare. Spero solo tre giorni, almeno così mi hanno detto, altrimenti non so per quanto ancora riuscirei a tenere a bada i miei nervi!
Quando riavrò la connessione prometto di aggiornarmi su tutti i vostri blog (sono curiosa di leggere cosa è successo durante la mia assenza!) e risponderò anche a tutti i commenti che mi avete lasciato in questi giorni!
Spero che non vi dimenticherete di me considerato la lunga assenza!

Un bacione 

Claudia

giovedì 9 febbraio 2012

Per ora, va bene così

Vorrei parlarvi di come sono felice oggi, di come la mia vita proceda a gonfie vele, del fatto di aver trovato un nuovo amico, di essermi innamorata follemente di una persona, di sentirmi così piena di vita da scoppiare.
Nulla di tutto questo, ovviamente. Ma, per una volta, non me ne dolgo. Ormai sono rassegnata. Nella mia dolce solitudine serale che ormai mi contraddistingue e che preferisco rispetto alla compagnia di persone che pretendono senza mai dare nulla in cambio.
Sin dal lontano tempo in cui mi sono "ritrovata" nell'affermazione dello zio Aristotele "l'uomo è un animale sociale", ho cercato di socializzare con il mondo, di costruire rapporti ai quali ho creduto, molto, ma forse non abbastanza. Adesso, almeno per ora, ho deciso di rigettare la massima aristotelica, preferisco il detto "meglio soli che male accompagnati": non mi sono di molta compagnia, a volte mi è persino difficile sopportarmi, tuttavia preferisco così, c'è poco da fare!
Passo comunque le mie serate vuote qui, a girovagare negli altri blog, nel mio, ogni tanto apro la pagina di facebook, ma mi sdegna e la chiudo immediatamente. Siamo io e il pc, il pc e io, ma c'è una pace che mi circonda che mi fa distendere i nervi e rilassare il cervello!
E mi continuo a dire: "per ora, va bene così".


mercoledì 8 febbraio 2012

30 giorni di libri!






Mi unisco all'iniziativa facebookiana, che per una volta merita attenzione, cercando di selezionare il libro che più risponda alla "domanda": ne ho già intravisto alcune e già sono in crisi perché non so quale libro scegliere, ognuno di essi, nel bene e nel male, ha avuto la sua importanza!


1) Il tuo libro preferito. 


"La Certosa di Parma", Stendhal. Ho avuto un'empatia istantanea con il protagonista, Fabrizio, che porto con me da allora.


2) La tua citazione preferita. 


"Aveva cominciato a sentire che l'amore di suo padre e si sua madre, e anche l'amore dell'amico suo, non avrebbero fatto per sempre la sua eterna felicità, non gli avrebbero dato la quiete, non l'avrebbero saziato, non gli sarebbero bastati. Aveva cominciato a sospettare che il suo degnissimo padre e gli altri suoi maestri gli avevano già impartito il più e il meglio della loro saggezza, avevano già versato interamente i loro vasi pieni nel suo recipiente in attesa, ma questo recipiente non s'era riempito, lo spirito non era soddisfatto, l'anima non era tranquilla, non placato il cuore."  


Tratta da "Siddharta", di Herman Hesse, mi sento molto rappresentata da queste parole.

3) Il tuo personaggio preferito di un libro che hai letto. 


Vitangelo Moscarda, di "Uno, nessuno, centomila" di Luigi Pirandello. Mi ricorda il periodo in cui ho messo in discussione tutto ciò che mi circondava, proprio come lui e, di molte cose, continuo ancora a dubitare e a riflettere, come ad esempio il fatto che quando parli io non mi possa vedere e che la gente magari mi vede diversa da come mi "sento" io... Mi fa impazzire questa cosa, o meglio tutte le riflessioni a cui giunge nel libro primo, capitolo VIII.


4) Il libro più brutto che tu abbia mai letto. 


"Il giovane Holden", di Salinger. In generale odio i romanzi di formazione perché non riescono ad aderire alla realtà in maniera pregnante e li ritengo solo frutto di un lavoro di scrittura, da parte degli adulti, per plasmare le menti dei piccoli individui, cosa che in sé è più che accettabile, ma non ne condivido affatto il modo!

5) Il libro più lungo che tu abbia mai letto. 



"La storia", di Elsa Morante, che peraltro trovo molto bello. In generale non mi spaventa se un libro è di mole consistente, anzi se lo scrittore è particolarmente bravo non mi dispiace affatto!


6) il libro più corto che tu abbia mai letto. 


"La mite", di Dostoevskij, un libro che mi ha colpito molto e che mi ha spinto a leggere altro del celeberrimo romanziere russo.


7) Il libro che ti descrive. 


Ho risposto alle precedenti domande in chiave molto personale, perciò non è difficile desumere una multi risposta da quelle precedenti ;)


8) Un libro che consiglieresti. 


"Il disagio della civiltà" di Freud, lo ritengo davvero interessante.


9) Un libro che ti ha fatto crescere. 


"L'alchimista" di Paulo Coelho, questo si che è un "romanzo di formazione" (forzo probabilmente un po' la sua natura) come si deve!


10) Un libro del tuo autore preferito. 


"Le operette morali", di Leopardi. Prosa che si fa vita, arte che diventa vita, un'analisi lucida del mondo e dei suoi mali!


11) Un libro che prima amavi e che ora odi. 


Nessun libro mi ha mai dato adito di essere odiato! Tra me e i libri intercorre una strada di non ritorno: o li amo, o li odio.


12) Un libro che non ti stancherai mai di rileggere. 


"Il ritratto di Dorian Grey", di Oscar Wilde.


13) Il libro che in questo momento hai sulla scrivania. (Sempre se ne hai uno :3) 


"Undici minuti", Paulo Coelho.

14) Il libro che stai leggendo in questo periodo. 



"L'eterno marito", Dostoevskij.


15) Apri il primo libro che ti capita tra le mani ad una pagina a caso e inserisci la foto e la prima frase che ti salta agli occhi. 

"Nell'universo reale, però, non dicevano nulla..." Undici minuti", Coelho.

16) La tua copertina preferita.


Quella di "Orgoglio e pregiudizio", un regalo prezioso di una mia zia, a cui tengo molto. Purtroppo sono sprovvista di macchina fotografica al momento, comunque è rilegato e decorato mirabilmente!

17) Il personaggio con cui ti vorresti scambiare di posto per un giorno. 


Harry Potter, vorrei provare l'ebrezza di avere poteri magici e volare su una scopa!


18) Il primo libro che hai letto. 


"Piccole donne", cui è seguita tutta la serie! Altro romanzo di formazione sui generis!

19) Un libro il cui film ti ha deluso. 



"Moll Flanders", di Defoe: poco aderente alla trama!


20) Un libro dove hai ritrovato un personaggio che ti rappresentasse. 


Mi astengo dal rispondere a questa domanda!


21) Un libro che ti ha consigliato una persona importante per te. 


"Penny Parrish", della Lambert. Me l'ha consigliato la mia adorata zietta quando ero ancora piccina e mi ha fatto sognare di vivere in un "campus" americano dell'esercito con tutta la mia famiglia!

22) Un libro che hai letto da piccola. 



"Il Golem", di Meyrink.

23) Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasta o delusa o colpita. 



"La solitudine dei numeri primi", di Paolo Giordano. Mi aspettavo un libro di un certo spessore e i capitoli iniziali promettevano bene, ma la fine mi ha lasciata delusa e amareggiata per la non avvenuta crescita dei protagonisti! (Se non si fosse ancora capito, tra l'altro, io sono per il lieto fine forever, quanto meno nella finzione!)

24) Il libro che ti fa fuggire dal mondo. 



"I Canti", di Leopardi.


25) Un libro che hai scoperto da poco. 


"I love shopping a New York", di Sophie Kinsella.

26) Un libro che conosci da sempre. 



"Cuore", di De Amicis.

27) Un libro che vorresti aver scritto. 


"L'Odissea", di Omero. 

28) Un libro che farai leggere ai tuoi figli. 



"L'occhio del lupo, di Pennac.

29) Un libro che devi ancora leggere. 



"Delitto e castigo", Dostoevskij. Non vedo l'ora di poterlo fare!!

30) Un libro che ti ha commosso. 



"Granny dan. La ballerina dello zar" della Steele.



lunedì 6 febbraio 2012

My future!

All'insegna del freddo e della stanchezza è iniziata un'altra settimana! Il freddo siberiano ha avuto il piacere di venire a trovare anche noi a Palermo, sono talmente entusiasta della cosa che ho tre paia di calze ai piedi, due maglioni e alla mia destra c'è la mia amica stufetta! Sembro una vecchietta!
Rimpiango il caldo soffocante estivo e il sole cocente, lo preferisco di gran lunga, per quanto possa risultare un po' fastidioso!




Dovrei studiare tante tante cose per domani ma ho una voglia pari a zero, perché la mia testa in questo momento è altrove: la settimana scorsa è uscito il bando per i test di ammissione alla Cattolica di Roma ed è stata una sorpresa, perché non me lo aspettavo adesso, così presto! La possibilità di iscriversi scade il 21 marzo e i test saranno l'11 aprile. Sono indecisa sul da farsi, nel senso se provare a farli o meno. Ci sono tanti ostacoli, non immediati, ma che poi si frapporrebbero lungo il sentiero: innanzitutto le spese del viaggio, con in più 120 euro da versare per poter fare il test (ditemi voi se non è un furto), in più, se avessi l'enorme fortuna di passare la prima selezione(il che è comunque di per sé difficilissimo), dovrei tornare là per sostenere la prova orale e, passata anche quella (se non sono morta per l'emozione di avercela fatta- che, ripeto, è 1 possibilità su 10 elevato almeno alla sedicesima-), ho tempo fino ai primi di agosto per versare 1300 euro!
Per chi non lo sapesse o non se lo ricordasse La Cattolica è un'università privata, quindi comporta costi di questo tipo, quella è solo la prima "rata"! E il problema viene proprio qui: ammesso che io passi e tutto, dovrei versare questi 1300 euro e sperare di ottenere una borsa di studio, perché non posso e soprattutto non VOGLIO pesare sulle spalle dei miei genitori; già l'università pubblica ha i suoi costi, questa ancora peggio! Al contempo a settembre ci saranno i test dell'università pubblica, che io proverei a prescindere a Palermo, anche nell'eventualità in cui io sia entrata alla Cattolica (quindi con 1300 euro già versati) e poi mi affiderei nelle mani della sorte!
Non voglio andare oltre con i miei giri mentali, perché le cose campate in aria non mi piacciono per niente e parlare di possibilità e niente sostanza ad oltranza non produce molto, però, fermandoci al primo step di riflessione, che in questo momento è quello che conta, voi cosa ne pensate?
Io vi confesso che, mentre scrivevo qui, mi sono resa conto che i test alla Cattolica io li voglio fare! Che anzi vorrei passarli con tutta me stessa e ottenere la borsa di studio; per me significherebbe cambiare vita e ne avrei davvero bisogno!!
D'altronde non c'era qualcuno che diceva "non fare in modo che la paura di perdere ti impedisca di partecipare"???
Forse dovrei tentare e sperare per il meglio, il meglio per me!

sabato 4 febbraio 2012

Io e Hegel!

Nell'ultimo post vi ho lasciati con una poesia, cercando di trovare quella "sensazione", che è descritta così bene che mi è quasi sembrata reale.
Questa è stata una settimana davvero difficile, mi è caduto il mondo addosso e nuovi ostacoli si sono frapposti tra me e l'ignota "meta", si è allungata la strada alla vetta, si è dissestata.
Credo che le cadute, per quanto dolorose, servano sempre, che insegnino sempre qualcosa, che facciano acquisire quella maggiore consapevolezza che non rappresenta la chiave di volta, ma che permette di capire un po' meglio come vanno le cose che ti circondano. 
Dopo un incontro-scontro con Hegel ho capito che tutto è "sviluppo di uno sviluppo"; uno studio (odioso) forzato e approfondito mi ha fatto vedere il filosofo tedesco sotto un'altra ottica e mi è venuto naturale paragonare la mia vita al percorso dell'assoluto. Ovviamente non voglio né procedere verso un processo di autodivinizzazione, né voglio fare una lezione di filosofia in questa sede!
Leggendo, ripetendo e quasi "inglobando" dentro di me il suo sistema. Tesi, antitesi e sintesi, e poi questo ritmo triadico si rinnova ogni volta, ogni tesi è ciò che prima era stato acquisito come sintesi. L'intera nostra vita procede così in fondo. Da tutto questo ho autodesunto che per ora mi trovo in piena antitesi e che l'intero procedimento in me si sviluppa e si ripete molto velocemente, perciò a volte neanche ho il tempo di "realizzare" quanto e cosa ho effettivamente elaborato.
Non so se ha un senso logico quanto ho scritto ma ieri mi sono convinta così e tuttora sono rimasta di questa idea, perciò è probabile che un fondo di verità ci sia!


Dato che al momento mi sento la figlia di Hegel, secondo voi può esserci un qualche grado di parentela?? Io noto quasi una certa somiglianza!



mercoledì 1 febbraio 2012

Sensazione


Nelle azzurre sere d'estate, andrò per i sentieri,
punzecchiato dal grano, a pestar l'erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
 
Io non parlerò, non penserò più a nulla:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura, lieto come con una donna.

Arthur Rimbaud




Post più popolari