"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

mercoledì 31 ottobre 2012

The best of... October!

Voglio ripetere l'idea dell'appuntamento mensile, anzi sono propensa a farla diventare un must del blog, perciò mi cimento (con qualche giorno di anticipo a dir la verità) alla compilazione del best of the month!

1- Libro del mese

Il mese di ottobre mi ha vista cimentare con il mio primo acquisto di libri online, precisamente presso il sito della "Feltrinelli". Ho optato per la consegna in 24 h con il corriere piuttosto che quella nel punto vendita della mia città dopo 6 giorni. Pensavo che fossero fedeli alle loro parole e data la mia irrefrenabile voglia di leggere i libri che avevo ordinato non potevo aspettare affatto! E invece così non è stato, il pacco è arrivato dopo ben 10 giorni, da Milano, quando invece a Palermo i libri erano disponibili in libreria! E tutto questo perché? Per avere un misero sconto del 15 % a libro!
Comunque sia, alla fine questi libri sono arrivati a destinazione e li ho a dir poco divorati, per cui meritano entrambi una breve parentesi!
  • Il primo che ho letto è stato "Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili", di Paola Calvetti. Consigliato da molte fra voi blogger, non ho saputo più resistere, e devo dire che è stato un ottimo acquisto! Faccio un po' di pubblicità alla recensione che è stata scritta nel "momento giusto" e che mi ha fatto mettere il prodotto nel mio carrello virtuale, quella di Frufru, del blog "Scarabocchi di pensieri".

  • Il secondo è stato "Gli ingredienti segreti dell'amore", di Nicolas Barreau. Questo mi è piaciuto persino più del primo, tant'è che l'ho letto tutto in aereo, parte all'andata e parte al ritorno. Aurèlie Bredin, giovane e attraente chef che gestisce il ristorante lasciatole in eredità dal padre, Le Temps de cerises, dopo una delusione d'amore si ritrova inconsolabile. Un pomeriggio si rifugia in un luogo da lei per nulla frequentato, una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Leggendolo scopre che il libro cita il suo ristorante e che ha delle "caratteristiche" molto simili alla protagonista femminile. Sollevata a seguito della lettura, decide di ringraziare personalmente lo scrittore, un misterioso ed elusivo inglese, ma l'impresa si rivela tutt'altro che facile...

2- Il film del mese

Ammetto di avere una passione per i musical, perché uniscono due componenti che mi appassionano molto: il cinema e la musica. Non poteva perciò che piacermi il film, da poco uscito in dvd, "Rock of ages", di Adam Shankman, con tanti attori/ cantanti noti al grande pubblico come Paul Giamatti, Tom Cruise, Russel Brand, Alec Baldwin e Mary J Blidge. Adattamento cinematografico dell'omonimo musical di Broadway, narra le vicende che accadono al Bourbon club, a partire dalla storia d'amore che nasce sin dall'incipit tra Sherry, ragazza di provincia appena arrivata per cercare fortuna come cantante e Drew, che lavora al club come cameriere, ma che sognerebbe di fare il cantante. Intorno a loro ruotano le vicende di diversi personaggi, dal proprietario del locale che rischia la bancarotta, all'icona del rock Stacee Jaxx, interpretato da uno straordinario e inaspettato Tom Cruise. Bellissime canzoni, tra le quali spicca quella che può essere considerata la colonna sonora del film, "Don't stop believin'", che mi ha fatto ulteriormente sorridere perché mi ha ricordato la prima stagione del mio amato Glee


3- Canzone del mese

The Script feat. Will.i.am, Hall of fame.

4- Acquisto del mese

Scusate se la foto è presa dal web, ma avrei impiegato troppo tempo a farla io alla maglia perciò, per questa volta, mi avvalgo delle risorse di internet! Ovviamente nella mia c'è scritto Venice e fa parte della piccola collezione che piano piano si sta ampliando: adesso, oltre a questa, ho Barcelona, Rome e London, e avrei Heidelberg se avessi deciso di far partire allora questa raccolta! Mi piace acquistarle personalmente, perché credo che riceverle in regalo non avrebbe senso. La maglia diventa così un ricordo dei posti dove sono stata e, prima dell'acquisto, rappresenta una buona caccia al tesoro nella città in cui mi trovo perché a volte trovare il noto negozio/fast food non è molto semplice! Solo a Barcellona era in una delle piazze principali, Plaça de Catalunya, ben visibile a tutti!

5- Acquisto utile del mese
Ancora non li ho testati, perchè li ho comprati solo ieri, ma sono sicura che non mi pentirò del mio pazzo acquisto fatto per pochi soldi: ho acquistato degli stupendi tappini in silicone per le mie povere orecchie che sono costrette a subire il frastuono di casa. Voglio un po' di silenzio, cavolo!


6- Pietanza del mese
Purtroppo neanche qui ho una foto che testimoni la mia specialità, perciò mi rifarò al sito da cui ho preso la ricetta!
L'ultimo giorno da nullafacente, ossia prima che mi iniziasse l'università, stavo allegramente guardando la tv e mi sono imbattuta in "Cucina con Buddy". Solitamente cambio canale, sia perché mi viene fame, che devo puntualmente trattenere per non dire addio alla mia linea "decente", sia perché a casa mia tutti, in special modo mio padre, si sentono parenti diretti di Gordon Ramsay e perciò, quando tento di invadere il loro territorio, mi ritrovo attorniata da un pubblico indiscreto e fastidioso che critica quasi ogni mia mossa rendendo un piacere una tortura.
Questa volta invece ho deciso di seguire la ricetta con la quale si stava cimentando il simpatico chef americano, anche perché si trattava di un piatto che a me piace moltissimo, ma che mangio davvero raramente: le mozzarelle in carrozza.
Davvero affamata e entusiasta all'idea di poter ricreare facilmente il piatto a casa, mi sono messa subito all'opera ed è venuta fuori una leccornia ipercalorica, ma da 10 e lode! 
Capirete bene che non c'è stato neanche il tempo per fare una fotografia!
Io la ricetta l'ho presa dalla trasmissione, ma vi rimando a questo sito se volete cimentarvi anche voi: http://www.ricettemania.it/ricetta_mozzarelle_in_carrozza_-_cucina_con_buddy_6240.html.

7- Foto del mese

Collaudo della nuova macchina fotografica di mio cugino






venerdì 26 ottobre 2012

Come back from Venice

Mi rendo conto di non essere la blogger modello: incostante, egocentrica, melodrammatica... forse neanche io perderei tempo a leggermi!
Tuttavia gira e rigira mi ritrovo qui a scrivere, o a leggere e commentare, o comunque a pensare di scrivere un post su una determinata cosa che vedo, ascolto, vivo.

Ci eravamo lasciati con la prima settimana universitaria alle spalle, tra l'altro un po' demoralizzante perché io, come al mio solito, vorrei ottenere l'America senza prima farmi il viaggetto con le tre caravelle! Adesso mi sono più o meno inserita in un gruppetto, ma non escludo altri incontri, considerato che di fatto ancora non conosco più della metà dei miei colleghi (e non ho la fretta impellente di farlo). Fisica si sta rivelando una materia tosta, sto scoprendo argomenti come derivate, integrali, equazioni differenziali che al liceo classico neanche mi sognavo, ma, per fortuna, sono solo il contorno è non una portata vera e propria.
Ho conosciuto anche un tizio che mi viene dietro in una maniera a dir poco fastidiosa e che non ha capito, nonostante le mie battute più o meno esplicite, che non sono interessata ad altro se non ad un'amicizia e che, se mi dimostro socievole, non vuol dire mica che ci siano secondi fini... insomma un po' pesantuccio come ragazzo, ma spero facilmente arginabile!

Andiamo al titolo del post, che vi risulterà, giustamente, come una nota stonata...
Sono partita, lo scorso week end, dal 19 al 21 ottobre. Chiedo umilmente perdono se non vi ho scritto niente in merito, ma ero così presa dal negativo, da varie vicissitudini che mi hanno fatto tornare nella stalla insieme ai cavalli di quart'ordine che questa notizia è passata come in decimo piano e non avevo alcuna voglia di scrivere in merito, nessun momento era quello giusto per farlo.
Per fortuna il viaggio è andato tutto bene, sono partita con la mia famiglia al completo e, qualche esaurimento a parte, mi sono anche divertita.
Ero già stata a Venezia quando ero piccolina, ma, sinceramente, non ricordavo praticamente nulla. Ho lì dei parenti, dei giovinotti ultranovantenni, che risiedono a Mestre, poco fuori da Venezia, e abbiamo preso l'albergo lì proprio per stare un po' più insieme.
Per la prima volta nella mia vita ho visto la nebbia: attraversare con il vaporetto il Canal Grande con la nebbia intorno che diventava più fitta man mano che ci avvicinavamo a San Marco è stata davvero una grande emozione! Sembrava di andare verso il nulla, verso una città incantata. Dantescamente mi sentivo trasportata da Caronte nel mio girone infernale (so che non è una bella immagine contenutisticamente parlando, ma visivamente lo era eccome!).
Ho visitato la chiesa di San Marco e il Palazzo Ducale, dopodiché, grazie anche al fatto che la nebbia si è diradata, abbiamo preferito andare a zonzo tra ponti e stradine perché a più di un membro della mia famiglia (in primis i miei fratellini) girare per musei non piace affatto!
E' stato un viaggio breve, ma molto intenso, una piccola parentesi di stacco che cerca di colmare un'estate che non c'è stata e non ci sarà mai più, ma che comunque dà quel minimo di carica che serve per rialzarsi, camminare a testa alta e cercare il sentiero che dalle stalle, anche piano piano, riporta alle stelle, o comunque lì vicino... perché io, troppo in basso, non riesco proprio a stare.














venerdì 19 ottobre 2012

Sproloquio insensato

So che non è proprio l'orario in cui solitamente si decide di scrivere un post; di solito a quest'ora si dorme, di solito a quest'ora io dormo!
Ma reduce dal cosiddetto "Medical party" per dare il benvenuto alle matricole, sono priva di sonno ma piena di tanti pensieri.. come al mio solito, d'altronde.
Le lezioni all'università sono iniziate lunedì, seguo- obbligatoriamente- fisica, chimica, inglese e metodologie medico scientifiche (che sarebbero statistica e informatica). Fisica è indubbiamente la materia più impegnativa, ma, nonostante tutto, sono fiduciosa e penso che con un po' di impegno (con molto impegno in realtà) posso arrivare al superamento di questi primi ostacoli.
Per quel che riguarda le relazioni umane siamo circa 168, perciò, come potete ben capire, è praticamente molto molto difficile conoscere in maniera anche scarsamente approfondita tutti i propri colleghi. Grazie a un mio amico, nonché collega, ho fatto amicizia con qualcuno, ma è comunque difficile inserirsi in un ambiente dove già (non riesco a capire il perché della cosa) si conoscono, o che comunque (parlo del sesso maschile in special modo) per timidezza o altre ragioni a me oscure non  fanno alcuno sforzo di presentazione o di blanda conversazione, preferiscono il silenzio, forse.
Perciò faccio di nuovo la disadattata, la disadattata "psicologica", con mille paranoie e una vena depressiva che si va espandendo e che mi rende praticamente l'eterna infelice. Nonostante abbia diversi motivi per cui essere contenta della svolta che ha preso la mia vita, di avere superato il primo dei molteplici ostacoli del mio obiettivo, c'è una nube oscura che in certi momenti mi copre qualsiasi bagliore e mi fa trovare al buio. E mi sento terribilmente sola e terribilmente incompresa.
Solo in palestra mi riesco a scaricare e a rilassare e, soprattutto, mi "ritrovo", ma appena uscita da lì sono punto e a capo.
Scusate per lo sproloquio, in fondo, non merita alcun commento, ma solo commiserazione.

giovedì 4 ottobre 2012

La differenza tra me e... me

Giovedì pomeriggio. Di questi tempi un anno fa sarei a studiare, sommersa dai libri, dai compiti in classe e dalle interrogazioni. Invece eccomi qui, davanti al pc, ad aspettare che si faccia l'orario per andare in palestra.
Piano piano sto cercando di abituarmi a questo nuovo life style. Cose prima impensabili, come poter frequentare una palestra ad esempio, adesso stanno entrando nella mia realtà quotidiana.
Non mi manca la vecchia vita, mi sentivo fuori posto nella vecchia me, ma è normale che ancora non mi senta calata a pennello nella nuova me.
In questo momento, mentre sto scrivendo, ammetto che è un momento no, che, nonostante non debba avere neanche un motivo per sentirmi scontenta o depressa, mi sento un filo triste, forse perché la mia testa va da sola a quello che mi manca e non a quello che ho. Il che è terribile perché non dovrei proprio lamentarmi.
Tante persone di vecchia conoscenza si sono ripresentate in quest'ultimo periodo e avere così tanto tempo per riflettere mi sta davvero danneggiando il cervello. 
Pensi che sia una vita nuova, ma poi ti accorgi che così tanto nuova non è.
Mi sento una disadattata quando parlo/penso al mio passato (che poi, per alcune situazioni, così passato no è..).
Passerà.



"La differenza tra me e te 
Non l’ho capita fino in fondo veramente bene 
Me e te 
Uno dei due sa farsi male, l’altro meno 
Però me e te 
E’ quasi una negazione. 

Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no 
E temo il tuo passato e il mio passato 
Ma tu no. 
Me e te, è così chiaro 
Sembra difficile. "

lunedì 1 ottobre 2012

/\/\ il... "dolce far niente"!

Mancano due settimane all'inizio dell'università. Non vedo l'ora! So che molto probabilmente mi pentirò di queste parole e che dirò che avrei preferito stare in panciolle per un altro po', ma la verità è che senza fare niente non ci so stare!
Non conterei la breve parentesi casalinga mattutina che consiste nel rifare i letti, lavare i bagni e spolverare un po' la casa. Tra l'altro, a dir la verità, neanche sono portata per fare questi "lavoretti": sono brava per pignoleria e per mania di igiene e ordine, ma in realtà tendo a essere un po' lenta, oltre che sbadata, al punto tale da avere quasi allagato un quarto dell'appartamento la scorsa settimana (ma questa è un'altra storia!).

Oggi ho iniziato la palestra e devo dire che non è stato così terribile come me l'aspettavo! Certo il personal trainer è stato buono perchè era il primo giorno, ma il fatto che mi regga ancora in piedi e che non abbia niente di rotto è un ottimo segno! Mercoledì avrò l'altro incontro con l'istruttore, dopodiché sarò "sola" con me stessa (oltre che con mio cugino e un mio amico che si sono iscritti con me) cercando di programmare gli attrezzi e di fare gli esercizi, specie gli addominali, che odio profondamente!



Sono andata ad informarmi per la scuola d'inglese e ne avevo trovata (per caso) una seria dove sono andata a fare il colloquio orale dopo aver fatto quello di grammatica online: il prof era un inglese davvero british molto in gamba, il corso non era costosissimo, e per solo due volte alla settimana era più che fattibile, ma appena ho saputo che rilasciavano certificazioni dalla validità di due anni mi sono cadute le braccia a terra. Possibile che dopo un anno di fatica, con tanti impegni da conciliare, mi venga riconosciuto un attestato di così breve validità?

Per questo ho deciso di abbandonare l'idea di iscrivermi a QUESTA scuola, anche se un po' mi dispiace! Non so se farò qualche altro colloquio o comunque ne andrò a vedere altre perchè nel frattempo sono stata bombardata da terrorismo psicologico da tutti i fronti: mi è stato detto da tutti coloro con i quali ne ho parlato, anche per caso, che l'idea di frequentare anche questa scuola sia, al momento sbagliata. L'università  è un'esperienza totalmente nuova dato che è il primo anno e medicina è una facoltà molto impegnativa. Io non ne sono poi così convinta, ma al contempo non vorrei stressarmi troppo, come ho già fatto in passato. Mi sto chiedendo anche io se non basti frequentare l'università (cercando di dare tutti gli esami per tempo) e la palestra, per quest'anno!
L'unico pensiero che mi fa essere un po' titubante è che le certificazioni potrebbero essere fondamentali per il mio futuro, specie nella prospettiva da me più desiderata in assoluto di trasferirmi all'estero dopo l'università! Ci sono certificazioni a scadenza illimitata, basterebbe andare nella scuola giusta che le rilascia!
Scelta ardua, ma credo in fondo che per una volta debba contare più la ragione che la pazzia e la voglia di fare (troppo!).

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