"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

lunedì 10 dicembre 2012

Breve delirio pomeridiano

A novembre mi "sono sprecata " con un solo post, e ora mi ritrovo qui, dopo quasi un mese, ad impormi di scrivere.
Anche se non ho letto né commentato né scritto nulla in questo arco di tempo, ho pensato molto al mio blog, ai blog che seguo, alle persone che seguo in modo particolare, ho pensato all'eventualità di chiudere questo mio spazio perché non mi veniva più naturale scrivere come invece lo era un tempo, perché ero così tanto presa dal casino che era tutto il resto che credevo mi sarei messa le mani in testa a vederlo nero su bianco scritto in un post!
Di questo mese appena trascorso, infatti, posso dire di non averne realmente capito niente, che ho visto trascorrere giorni su giorni senza capirne praticamente nulla.
Stamattina, mentre ero a lezione, la mia mente si è persa ed è volata qui e mi sono convinta che solo per "mancanza di coraggio", non potevo chiudere tutta questa storia con un semplice "è stato bello leggervi, ma non ce la faccio più a conciliare tutto perciò ciao, ciao"... Non sarebbe stato giusto, quanto meno nei confronti di me stessa.
So che fondamentalmente il mio blog non arricchisce affatto chi decide di impiegare un po' del suo tempo a leggerlo, ma aiuta me. Mi ha aiutata un anno fa, quando non sapevo che pesci prendere ed ero nel buio più totale, mi ha fatto arrivare il sostegno da tante persone qualche mese fa, quando mi preparavo ai test... e anche dopo.
Insomma il blog è una cura per la mia anima e credo che l'interesse maggiore di continuare a scrivere sia solo ed esclusivamente mio.
Questo è l'ennesimo periodo "no" che sto cercando di raddrizzare nonostante tutto mi vada contro e si moltiplichi. Scrivere qui non è ricorrere alla bacchetta magica, ma è trovare quel briciolo di serenità che mi faccia continuare a camminare nonostante le avversità.


10 commenti:

  1. Brava, non abbandonare questo spazio può aiutarti a superare i periodi "no". :-)

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  2. e non dimenticare che puoi sempre scrivermi ;-)

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    1. ti ringrazio, mi fa piacere leggerti e avere la consapevolezza che tu non sia sparito... ma non ti posso rompere le scatole a vita!!

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    2. ero convinto di averti risposto invece devo averlo fatto solo nella mia mente al momento =D
      tu sai benissimo che puoi scrivermi quando e quanto vuoi ;)

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  3. Ciao Claudia,
    il primo periodo all'università è spesso "traumatico", anche se studi cose che ti appassionano. Io per i primi mesi di lezione tornavo a casa senza parole, senza nessuna voglia di parlare. E' normale.
    Avere un blog aiuta molto, forse anche fare chiarezza sulle proprie questioni.

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    1. Mi fa piacere sapere che è "normale" e che non sono io allora quella fuori dal coro.
      Spero di "abituarmi" appieno il prima possibile!

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  4. le parole fanno innamorare, le parole fanno ammalare, le parole fanno guarire..
    O.

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  5. Claudia, io penso che un blog prima di tutto è per se stessi, sempre, quindi non hai scritto niente di anomalo o strano, secondo me. Penso che molti di noi scrivono perché ne hanno bisogno, perché è d'aiuto, perché serve per capire meglio alcune cose.
    Quindi non preoccuparti. Il tuo blog arricchisce chi lo legge perché fa conoscere la bella persona che sei. :)

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