"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

venerdì 19 ottobre 2012

Sproloquio insensato

So che non è proprio l'orario in cui solitamente si decide di scrivere un post; di solito a quest'ora si dorme, di solito a quest'ora io dormo!
Ma reduce dal cosiddetto "Medical party" per dare il benvenuto alle matricole, sono priva di sonno ma piena di tanti pensieri.. come al mio solito, d'altronde.
Le lezioni all'università sono iniziate lunedì, seguo- obbligatoriamente- fisica, chimica, inglese e metodologie medico scientifiche (che sarebbero statistica e informatica). Fisica è indubbiamente la materia più impegnativa, ma, nonostante tutto, sono fiduciosa e penso che con un po' di impegno (con molto impegno in realtà) posso arrivare al superamento di questi primi ostacoli.
Per quel che riguarda le relazioni umane siamo circa 168, perciò, come potete ben capire, è praticamente molto molto difficile conoscere in maniera anche scarsamente approfondita tutti i propri colleghi. Grazie a un mio amico, nonché collega, ho fatto amicizia con qualcuno, ma è comunque difficile inserirsi in un ambiente dove già (non riesco a capire il perché della cosa) si conoscono, o che comunque (parlo del sesso maschile in special modo) per timidezza o altre ragioni a me oscure non  fanno alcuno sforzo di presentazione o di blanda conversazione, preferiscono il silenzio, forse.
Perciò faccio di nuovo la disadattata, la disadattata "psicologica", con mille paranoie e una vena depressiva che si va espandendo e che mi rende praticamente l'eterna infelice. Nonostante abbia diversi motivi per cui essere contenta della svolta che ha preso la mia vita, di avere superato il primo dei molteplici ostacoli del mio obiettivo, c'è una nube oscura che in certi momenti mi copre qualsiasi bagliore e mi fa trovare al buio. E mi sento terribilmente sola e terribilmente incompresa.
Solo in palestra mi riesco a scaricare e a rilassare e, soprattutto, mi "ritrovo", ma appena uscita da lì sono punto e a capo.
Scusate per lo sproloquio, in fondo, non merita alcun commento, ma solo commiserazione.

3 commenti:

  1. Credo che in un ambiente nuovo non tutti possano conoscersi al primo approccio; poi dipende anche dai caratteri, i maschi di medicina di solito sono schivi e timidi, forse solo all'inizio. Secondo me, tempo qualche settimana, e per la maggior parte sarete una grande famiglia!
    Come ti trovi con questo nuovo mondo? :)
    Un abbraccio

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  2. Non aver fretta di conoscere troppe persone sin dall'inizio, io ho fatto le prime settimane in solitaria, ma ora posso dire di essermi conquistata delle belle amicizie, non solo "universitarie", ma anche al di fuori del nostro essere colleghi!
    Come è andata la prima settimana di lezioni, escludendo questo?
    Dai tempo al tempo, sono sicura che entro brevissimo non sarai più una disadattata :)

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  3. Ma sono solo pochi giorni che frequenti...vedrai che questa nube oscura sparirà prima di quanto pensi!

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