"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

venerdì 3 giugno 2011

Dei Sepolcri

Sono talmente stanca in questi ultimi giorni di scuola, che prima di scrivere qui sul blog, ho scritto sul mio blocco a scuola durante l'ora di italiano. Almeno italiano me lo sono già tolta! Mi mancano latino e greco letteratura e (la mia AMATA) fisica. Domani (in TEORIA) dovrei togliermele e così trascorrere in maniera spensierata gli ultimi due giorni di scuola. Anche quest'anno scolatico è finito! E' stata molto dura, più del cosiddetto "anno di passaggio", il terzo anno. Ho dovuto consolidare le mie conoscenze e dimostrare che quelle che avevo acquisito l'anno precedente non erano andate perdute. Non so che frutti raccoglierò quest'anno, poi vi renderò partecipi dei miei voti!
Punto agli otto crediti, voglio uscire con cento, ma non so se ce la farò, al momento credo di no, purtroppo. Questo è a causa della riforma fatta al sistema dei crediti: se prima, dopo aver superato l'otto e mezzo, si "percepivano" gli otto crediti (il massimo) ora si deve superare il nove, cosa veramente molto difficile! L'anno scorso ho raggiunto i 7 crediti con una media dell'8.70; credo che riporterò più o meno lo stesso risultato quest'anno e, perso il "credito della discordia", perderò automaticamente lo splendido cento a cui aspiro..
Scusate se vi annoio con questo lungo monologo che quasi quasi potrei intitolare "LAMENTO DI UNA SCOLARA DILIGENTE", ma credo che questo sia l'unico posto dove posso realmente parlarne! Se ne accenno appena un minimo ai miei coetanei, ai miei compagni, al mondo reale (specie quelli a rischio debito), mi asportano le corde vocali prima ancora che la loro vibrazione produca un suono!
Da una parte li capisco; dall'altra non posso reprimere i miei pensierie seppellirli dentro di me, perciò preferisco affidarli al mio piccolo mondo virtuale, un mondo che sto cercando di costruirmi giorno dopo giorno, che nasce come sfogo personale, anche se in me c'è anche il desiderio di "essere letta" e di instaurare "amicizie virtuali". In più, come se nell'età contemporanea fosse stato riemanato l'editto di Saint-Cloud, non nascondo il lato foscoliano di me: credo che la memoria, il ricordo di ciò che è stato, sia affidato alla scrittura. Non penso che il mio blog diverrà oggetto di studi filologici o di qualunque tipo, ma credo che quella grande "banca di dati", quale è Internet, possa custodire i miei pensieri, le mie riflessioni scritte... per sempre.

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