Quando a metà ottobre ho iniziato a frequentare l'università ho percepito dentro di me che stavo chiudendo il portone della mia adolescenza e aprendo quello del mondo degli adulti.
Ho sentito che fosse giusto tagliare i ponti con compagni, professori, tutta gente legata al mondo del liceo, che mi ha praticamente lasciata con l'amaro in bocca. La vita mi ha anche costretta a chiudere con la mia migliore amica e compagna di banco (ma questa è un'altra) storia, e mi ha dato la forza per estirpare per sempre con colui il quale mi ha tormentato il cuore al liceo,
lui. Dopo quel post dove ho mi sono svuotata di tutto ciò che sentivo, non ho più scritto di lui, ma essendo mio compagno di classe altre
dis/avventure non sono mancate... non riuscivo a scrollarmelo realmente di dosso.
Con la fine della scuola e della frequenza quotidiana, finalmente ero giunta alla pace interiore: non mi cercava (tormentava) più (pur essendo sempre fidanzato), né mi dava alcun fastidio psicologico.
Quando all'università ho conosciuto un ragazzo che aveva il suo stesso nome, nello stesso momento in cui si è presentato, mi si è gelato il sangue. Questo ragazzo, che da ora in poi chiamerò M per convenzione, coincide proprio con la persona di cui vi ho già accennato che mi aiuta in fisica.
In meno di tre mesi M è riuscito a ritagliarsi con le unghie e con i denti un posto fisso nella mia vita. E' chiaro che il mio bisogno disperato in questa materia l'ha molto aiutato, ma sicuramente non posso attribuire solo a questo il merito perché comunque lo spazio che si è guadagnato l'ha ottenuto per com'è e non per mia convenienza o utilità, non ce la farei mai a "usare" una persona!
Inizialmente faceva il cascamorto con me in maniera discreta, qualche complimento, il vizio/mania di dovermi sfiorare mani o braccia, ma nulla di più. Poi si è preso confidenza e non ha avuto alcuna vergogna a rendere espliciti i suoi sentimenti, in più modi, dai complimenti diretti, dovermi prendere e stringere le mani, al bloccarsi fissandomi negli occhi.
Questo atteggiamento penso che inibirebbe un po' pure una persona che ricambia il sentimento, figuratevi una che non lo ricambia affatto! Soprattutto mi era già successo di non ricambiare qualcuno, ma quanto meno questo qualcuno aveva sempre avuto la
buona creanza di mantenere per sè ciò che provava e di non renderlo così esplicito da mettermi in difficoltà.
Cosa che lui ha fatto, costringendomi a dirgli apertamente che tengo moltissimo alla sua amicizia, che, in generale, tengo più all'amicizia perché in questo momento non mi sento pronta per un legame più serio con nessuno, e che, soprattutto, con lui non potrà mai esserci nulla di diverso perché non è
scoccata la scintilla. So che potrei essere presa per insensibile, per una che spezza il cuore, ma a lui queste parole sono scivolate come l'acqua, all'inizio non poteva affatto accettarle, mi diceva che non poteva accettare che lui non fosse il
migliore per me (mentre invece io lo sono per lui- cito parole sue, non mie!!), che potessi instaurare con un'altra persona, secondo lui meno meritevole di lui, un rapporto
intimo, come lui vorrebbe.
E' stata dura farglielo capire, ne abbiamo discusso interi pomeriggi, per messaggio, al telefono, facendomi impazzire e incavolare come una bestia come mi succede raramente.
Lui è convinto di conoscermi come le sue tasche, del fatto che io sia la persona più importante della sua vita e che senza di me non potrebbe vivere. A me tutto questo pesa perché non gli rispondo "anche io", perchè non lo penso.
Poco tempo fa all'università parlavo con un collega veramente carino che non mi dispiace affatto e lui ha tenuto il muso per tutto il pomeriggio di studio perché solo perché era carino lui aveva possibilità che M non ha.
Forse ve ne avrò già parlato, e comunque è facilmente desumibile, non vorrei sembrare superficiale, ma M non mi piace affatto. Lasciando stare che non è oggettivamente bello, non lo è neanche soggettivamente per quel che mi riguarda, non ha quel particolare che mi ha affascinata. Lo considero sempre perché comunque è un ragazzo con grandi difetti fisici che però annulla con la sua personalità: ha un piede equino e la mano opposta affetta da brachidattilia. Sicuramente non è facile, specie la mano perchè comunque è un difetto molto evidente. Ma giuro che non c'entra nulla con il fatto che non mi piaccia, perché non mi importerebbe nulla se mi piacesse.
Ormai mi ritrovo a fargli da sorella aiutandolo ad allacciarsi le scarpe o a tagliargli la carne o cose pratiche che da solo non riesce a fare, mi sembra quasi che abbia l'età anagrafica dei miei fratelli per le cose che fa a volte.
Come potrei essere interessata in maniera diversa ad una persona che è sì intelligentissima, in gamba, acuta e sensibile, ma che però ha una mania (talvolta molto inquietante) nei miei confronti, che a volte ha i comportamenti da bambino e che comunque non mi piace??
Il mio cuore, il mio
stomaco, il mio cervello, pensano che sia impossibile, ma, specialmente quest'ultimo, ha seriamente paura di essersi messo l'
acqua dentro e che M possa diventare il sostituto di M e che sia una specie di maledizione del nome che si attiva nei miei confronti che rende tali soggetti pesanti da sopportare e da gestire a lungo termine.
Non so se sono stata molto chiara, ci sarebbero così tante altre cose da dire che però sono successe in un arco temporale così breve che non saprei davvero da dove partire... Sono ancora confusa, basita e poco persuasa dal fatto che una persona
sana di mente si faccia prendere in tal modo da me...!
Non rileggo ciò che ho scritto perché è come se mi fossi scrollata quintali di sabbia di dosso e quindi mi devo un po' riprendere da questo
vomito di parole (scusate l'espressione disgustosa!).
Chiedo venia e comprensione in caso di parti ostrogote...