"Ero innamorata dell'amore, e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." (Stendhal, "La certosa di Parma")

mercoledì 29 giugno 2011

La Certosa di Parma, Stendhal

Approfitto della mancanza di ispirazione per postare la mia recensione del libro di Stendhal, "La Certosa di Parma", visibile anche sul sito aNobii. 



"Ero innamorato dell'amore," scriveva [Fabrizio] alla duchessa, "e ho fatto di tutto per sapere che cosa sia,ma a quanto pare la natura mi ha negato un cuore capace di amare, di soffrire pene d'amore. Più in là di un basso piacere io non posso andare..." 
Come Gina, Clelia, come tutte le donne che compaiono nel romanzo, si rimane stregati dalla figura di Fabrizio del Dongo. E' un'agonia vissuta insieme a Gina quella di aspettare la sua liberazione dalla prigione, un'agonia vissuta insieme a Clelia quella di non potere godere appieno del suo amore... 
Lo stile di Henri Beyle, conosciuto da tutti come Stendhal, fonde realismo, storia, avventure fantasiose creando una storia che coinvolge dalla prima all'ultima pagina.

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